Dopo il grande successo di Mi Band, Xiaomi è pronta a dominare il mercato degli wearable con l’aggiornamento hardware necessario rispetto al precedente bracciale (un cardiofrequenzimetro) con il Mi Band 1S.
Sembra un cambiamento poco rilevante aggiungere una sola componente hardware in più, ma il punto di forza di Mi Band è sempre stato il prezzo.
Tutto sul Xiaomi Mi Band 1S
- Mi Band 1S: design
- Mi Band 1S: scheda tecnica
- Mi Band 1S: prestazioni
- Mi Band 1S: batteria
- Mi Band 1S: verdetto e prezzo
Design (↑)
Il design dello Xiaomi Mi Band 1S rimane invariato: un piccolo blocco in plastica e alluminio da inserire nello scomparto apposito del bracciale, di dimensioni 13,6 x 37 x 9,9 mm, in vendita in varie colorazioni oltre al nero standard.
L’unica differenza sostanziale è la presenza del LED verde che permette di monitorare la frequenza cardiaca. Il cinturino non sembra essere stato migliorato, e quindi è estremamente probabile che, dopo qualche mese di utilizzo, si usuri tanto da essere costretti ad acquistarne uno nuovo – in vendita, comunque, ad un prezzo inferiore ai €10.
Hardware (↑)
Le caratteristiche tecniche dello Xiaomi Mi Band 1S rimangono quasi le stesse, sorprendentemente di qualità: l’accelerometro che conta i passi e la distanza percorsa è di manifattura ADI, una azienda statunitense specializzata in tecnologie di alta sicurezza e in sistemi a basso voltaggio.
La scocca è IP67, ovvero resistente all’acqua e alla polvere. Attenzione: questo vuol dire che non resiste alle immersioni prolungate né alle immersioni con forti sbalzi di pressione – per esempio a un tuffo in piscina.
Il Bluetooth 4.0 dialoga perfettamente con ogni smartphone Apple, Android o Windows Phone (quest’ultima solo con un’app non ufficiale). Inoltre Xiaomi dichiara che il consumo è di un quinto rispetto a tutti gli altri accelerometri utilizzati nell’industria hi-tech.
L’unica novità hardware risiede nel nuovo Photo Plethyamo Graphy (PPG), il sensore per il rilevamento del battito cardiaco in tempo reale: la misurazione è precisa e affidabile, e avviene in circa 5 secondi. È però piuttosto fastidiosa l’interfaccia con cui avviene tale rilevazione: bisogna aspettare 5 secondi davanti a una schermata che spiega come tenere il braccio e il bracciale durante la misurazione, e questo fa perdere del tempo.
Prestazioni (↑)
Più che di prestazioni, si può parlare di accuratezza e di funzionalità offerte, che sono il punto forte di questo gioiello economico. Oltre al classico monitoraggio di passi e distanza percorsa, Xiaomi Mi Band 1S (come anche il suo predecessore) quantifica la qualità e la quantità di sonno effettuato durante la notte. È assurdamente preciso sull’orario di assopimento e di risveglio, e non sovrastima i passi come fanno molti dispositivi analoghi.
L’app proprietaria, Mi Fit, offre una non sempre affidabile categorizzazione dell’attività effettuata durante la giornata, ma almeno offre la possibilità di impostare la notifica LED e con vibrazione per le chiamate in entrata.
Naturalmente il Mi Band 1S risulta più profondamente integrato nell’ecosistema Xiaomi: come i predecessore, ad esempio, si può sbloccare il proprio smartphone Xiaomi senza password se l’indossabile è al braccio (ma solo con MIUI 6.0 e successive versioni).
La novità software più importante, però, è l’Early Bird Alarm, già presente su Fitbit e Jawbone. Prima di dormire si imposta una sveglia e si attiva la funzione: Mi Band 1S analizzerà i movimenti del corpo e la frequenza cardiaca per capire in che fase del sonno ci si trova, svegliando l’utente con delle leggere vibrazioni nel momento più opportuno per un risveglio più naturale, ovvero entro 30 minuti prima dell’orario preimpostato
Le vibrazioni non smetteranno fino a che non ci si alza dal letto o non si fanno dei bruschi movimenti con il braccio. Durante le due settimane di test, ogni giornata è stata affrontata in maniera più riposata grazie a questa funzione. Sembra incredibile, ma è così. Ed è anche meglio rispetto ai concorrenti perché non c’è il pericolo che la pelle si possa irritare con questo tipo di cinturino in plastica liscia.
Autonomia (↑)
Sicuramente merita una nota a parte la straordinaria autonomia: fino a 40 giorni da 100 a 0%. È necessario sottolineare, però, che attivando la funzione per il monitoraggio accurato con il cardiofrequenzimetro durante la notte, l’autonomia cala drasticamente e i 45 mAh di capacità si esauriscono ovviamente prima se ogni notte il cardiofrequenzimetro si attiva a tratti nell’arco di 8-9 ore. Il lavoro di Xiaomi è stato comunque eccelso nell’ottimizzare al massimo i consumi.
Giudizio (↑)
Sicuramente si potrebbe sentire la mancanza di un display per le notifiche, di una sincronizzazione più profonda con gli smartphone e di un design non particolarmente rilevante. Tuttavia, Xiaomi Mi Band 1S è proprio lo wearable che ci vuole per entrare cautamente nel mondo del fitness-tracking.
D’altronde, gli ecosistemi di Apple e Google offrono degli hub (rispettivamente Salute e Google Fit), che assimilano questi dati dandoli in pasto a software più avanzati per il monitoraggio come Runtastic, Azumio, UA Record e via dicendo.
La funzione di sveglia intelligente è sicuramente la killer-feature che pone questo gadget un gradino al di sopra di controparti anche più blasonate. Il tutto anche in considerazione del prezzo esageratamente concorrenziale: circa €25 su Gearbest, spedizione inclusa.