Redmi Note 3: guida e prezzo
Design
Dal punto di vista estetico, Xiaomi Redmi Note 3 si presenta come uno smartphone dal look elegante e costituito da ottimi materiali. Nella parte frontale è presente un grande pannello in vetro che ospita un ampio display da 5,5”. La scocca posteriore, invece, è in alluminio satinato e, purtroppo, non riesce a garantire un buon grip.
Per quanto riguarda il design, è evidente un forte richiamo all’MX5 di Meizu: il taglio della scocca è praticamente lo stesso. È differente, però, la collocazione di porte e pulsanti. Mentre la parte laterale destra ospita il pulsante per l’accensione e lo spegnimento e il bilanciere del volume, la parte laterale sinistra rimane quasi spoglia, eccezion fatta per il carrello estraibile in grado di ospitare ben due micro-SIM.
Nella parte bassa del terminale si trova una porta micro-USB 2.0 per la ricarica ed il trasferimento dei dati, e un primo microfono. È presente anche un secondo microfono per l’eliminazione dei rumori nella parte alta, assieme al jack da 3,5 mm per gli auricolari e a una porta a infrarossi.
Nella parte frontale sono ben visibili la capsula per l’audio in entrata, la fotocamera frontale, i sensori per la luminosità ambientale e di prossimità e un led RGB. Presenti anche 3 soft-key a scapito dei classici pulsanti a schermo di Android.
La parte posteriore, invece, ospita la fotocamera, un flash LED dual-tone e l’ottimo sensore di impronte digitali: probabilmente, situato in una posizione non comoda a tutti, ma non perde un colpo.
Presente anche lo speaker per l’audio in uscita: a causa della scocca piatta, purtroppo, l’audio risulta essere leggermente ovattato nel momento in cui il terminale è appoggiato su di una superficie piana.
Per quanto concerne il peso, il Redmi Note 3 è nella norma: si attesta sui 165 grammi. Probabilmente, si sarebbe potuto fare di meglio dal punto di vista dello spessore (8,65 mm), ma, considerando la capacità della batteria presente, è un dettaglio sul quale si può benissimo sorvolare.
Display e fotocamera (↑)
Il display del Redmi Note 3 è un fantastico IPS da 5,5” con densità di pixel pari a 401 ppi. Il comportamento alla luce del sole è davvero buono, così come l’angolo di visuale: davvero prossimo ai 180°.
Come di consuetudine tra i display IPS, i neri non sono assoluti. Il bianco, invece, è regolabile tramite software.
La fotocamera posteriore dello Xiaomi Redmi Note 3 è da 13 megapixel mentre quella frontale è da 5 mp. Entrambe svolgono un ottimo lavoro.
Quella posteriore, in particolare, regala scatti davvero validi in qualsiasi situazione, grazie all’ottimo comportamento del flash LED dual-tone. La gestione della luce è ottima così come la qualità in termini di nitidezza. Unica nota dolente sembra essere la messa a fuoco: non è particolarmente veloce, soprattutto in presenza di scarse condizioni di luce.
Anche la fotocamera anteriore regala scatti soddisfacenti: buona qualità, discreta gestione della luce. Peccato per l’assenza di un flash in quanto, in notturna, si assiste alla presenza di un’eccessiva quantità di rumore nei selfie.
Davvero simpatica la funzione di “rilevazione dell’età” che si attiva semplicemente puntando la fotocamera frontale verso il proprio volto.
Anche la funzione di videocamera del terminale è degna di nota: riesce a registrare ottimi filmati fino a 30 fps in Full HD.
Software
Xiaomi Redmi Note 3 esce dalla scatola con Android 5.1 Lollipop installato. Non si tratta di Android stock, ma di una versione personalizzata dall’interfaccia MI-UI v7, realizzata dall’omonima casa produttrice.
Si tratta, nello specifico, più di una personalizzazione grafica che altro. Tuttavia le funzioni aggiunte non sono da sottovalutare. Praticamente infinita la capacità di personalizzazione offerta dal Note 3, sia hardware che software.
Nel complesso si può dire che il software gira discretamente. Sporadiche le situazioni di freezing così come i rallentamenti. È capitato più volte che il display non rispondesse ai comandi, ma il tutto si è risolto in poco più di un secondo: il dettaglio è dunque assolutamente trascurabile.
Scheda tecnica (↑)
Sotto la scocca del Redmi Note 3 è presente il chipset MediaTek Helio X10 MT6795 Cortex-A53. Quest’ultimo offre un processore Octa-core a 2 GHz con architettura a 64 bit, 2 GB di RAM (per la versione in prova) e una GPU PowerVR G6200.
Ottimo sotto ogni punto di vista: durante la prova, questo Xiaomi non ha mai perso un colpo. A partire dalla fluidità complessiva del sistema fino ad arrivare all’esecuzione di applicativi pesanti, come per esempio giochi molto impegnativi dal punto di vista grafico.
Non è presente alcun tipo di lag, anche in situazioni compromettenti ed è ottima la gestione del multitasking e della memoria RAM.
Il terminale è dotato di tecnologia LTE (assente la banda da 800 MHz), 3G e GSM. La ricezione è buona così come la potenza dell’antenna Wi-Fi integrata. Buono il comportamento in chiamata: audio discretamente nitido e volume molto alto.
Dal punto di vista dell’autonomia, non c’è nulla da dire. Xiaomi Redmi Note 3 monta una batteria da ben 4000 mAh sbaragliando la maggior parte dei terminali della concorrenza. Sicuramente è uno dei suoi punti di forza, in quanto garantisce più di una giornata di utilizzo intenso e più di due giorni di utilizzo blando.
Note 3: prezzo (↑)
Infine, il prezzo. Il Redmi Note 3 di Xiaomi è sicuramente uno degli smartphone con il miglior rapporto qualità/prezzo. È disponibile in Italia a €265, ma possono essere prese in considerazione diverse offerte in Rete che lo propongono ad un prezzo addirittura più basso. Su GearBest.com, uno dei più importanti eCommerce cinesi, è disponibile in due versioni, da 32GB a $209.79 e da 16GB a $169.99.