A confermare l’impressione che i classici hard disk a piatti magnetici sono ancora lontani dal pensionamento, ci pensa Seagate, che, in un recente comunicato stampa, ha annunciato il raggiungimento di un nuovo traguardo nel settore dello storage.
L’azienda californiana è riuscita a produrre piatti magnetici aventi una capacità di ben 250 Gigabyte (ogni singolo piatto), cioè una densità superficiale di 180Gbit per pollice quadrato. Fino a oggi, nessun produttore aveva costruito piatti in grado di immagazzinare più di 200 Gigabyte di dati.
Si tratta di un vero e proprio record, reso possibile grazie all’utilizzo della seconda generazione della tecnologia Perpendicular Magnetic Recording (PMR).
Il primo drive a far uso della suddetta tecnologia apparterrà alla serie Barracuda 7200.10, caratterizzata da un regime di rotazione di 7200rpm, un interfaccia S-ATA 3.0 Gb/s e una capacità pari a 1 Terabyte.
L’importanza di questa innovazione non va ricercata tanto nella possibilità di produrre dischi dalle dimensioni record, quanto nella riduzione del numero di piatti necessari a parità di capacità di archiviazione.
Prendiamo in esame, come esempio, drive con capacità di 1 Terabyte: l’utilizzo di 4 piatti, anziché 5, comporta non solo una riduzione del consumo di energia necessaria al movimento della meccanica, ma anche una diminuzione del rumore e del calore prodotti.
Al momento non è disponibile nessuna informazione per quanto riguarda disponibilità e costi dei primi modelli che faranno uso di piatti magnetici da 250 Gigabyte.