Red Dead Redemption 2, in arrivo la companion app

Dal giorno del lancio di Red Dead Redemption 2 sarà disponibile una companion app che fornisce ai giocatori informazioni interattive in tempo reale.
Red Dead Redemption 2, in arrivo la companion app
Dal giorno del lancio di Red Dead Redemption 2 sarà disponibile una companion app che fornisce ai giocatori informazioni interattive in tempo reale.

Coloro che acquisteranno Red Dead Redemption 2 potranno contare su un’interessante companion app scaricabile sul proprio smartphone. Non è la prima volta che un videogioco viene supportato da un’applicazione complementare per offrire ai giocatori funzionalità aggiuntive: è un espediente già collaudato e funzionale, dunque non è una sorpresa che il titolo di Rockstar Games abbia la sua app dedicata.

Ma a cosa serve? Si collega direttamente a PlayStation 4 o Xbox One e fornisce informazioni interattive in tempo reale, che possono essere visualizzate sul dispositivo mobile. Inoltre, permette di scorrere e ingrandire la mappa di gioco, così come di impostare le mete o contrassegnare le aree di interesse: tutto a portata di tap! Così i giocatori saranno facilitati nella navigazione del vastissimo mondo di Red Dead Redemption 2 e difficilmente avranno difficoltà a orientarsi.

 

E ancora, la companion app mostra in tempo reale le informazioni vitali del protagonista, Arthur Morgan, dando l’opportunità all’utente di visualizzarle soltanto sul dispositivo mobile e non su schermo. Tra le altre funzionalità dell’applicazione, si annovera quella di monitorare le statistiche tramite il Social Club; in più, permette di leggere il diario di Arthur e di consultare il manuale di gioco in formato digitale.

 

La companion app di Red Dead Redemption 2 sarà disponibile a partire dal 26 ottobre per Android e iOS, in concomitanza con il lancio ufficiale del titolo. Nei giorni scorsi è stato distribuito il trailer di lancio del gioco ed è stato rivelato il suo (esorbitante) peso.

Rockstar Games è stata di recente criticata per gli estenuanti turni di lavoro cui sono sottoposti i dipendenti, ma il cofondatore dello studio di sviluppo – Dan Houser – ha chiarito in un secondo momento la sua affermazione.

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