+53%: il dato, riferito al confronto tra il primo quadrimestre 2004 ed il corrispettivo dell’anno precedente, evidenzia con sufficiente chiarezza quali sono le attuali dimensioni sul mercato del vendor Linux. Le previsioni per il 2005 già iniettano una certa fiducia negli investitori, ma i dati fotografati nell’annata in corso non saranno più probabilmente replicati.
Le attese erano addirittura migliori: il dato finale si è attestato sui 41.6 milioni di dollari, ma secondo gli analisti della Thomson First Call la previsione faceva riferimento alla soglia dei 43 milioni. Il dato sopraggiunge in una settimana delicada per Red Hat: lunedì, infatti, aveva rassegnato le dimissioni il chief financial officer Kevin Thompson, il quale avrebbe lasciato l’incarico, secondo quanto ufficialmente comunicato, per motivi di natura personale. Entro 90 giorni, annuncia il CEO del gruppo Matthew Szulik, Thompson verrà rimpiazzato.
Il dato finanziario non fa altro che concretizzare quanto di buono è riuscita ad ottenere Red Hat sul mercato: nei primi mesi dell’anno sono 98.000 le sottoscrizioni al Red Hat Enterprise Linux (RHEL), con un aumento di oltre il 12% rispetto al quadrimestre precedente (87.000). Parallelamente nello stesso periodo il costo della sottoscrizione è sceso da 455 a 430 dollari, fattore sicuramente influente sull’entità del dato positivo ottenuto.