Negli USA il “mondo dei brevetti” è gestito male. Non vengono registrati solamente prodotti innovativi o rivoluzionari ma anche semplici, e a volte banali, idee e simboli. In alcuni casi è necessario registrarli per evitare l’abuso da parte di terzi. Grandi aziende come Apple o Microsoft registrano anch’esse elementi “semplici” per evitare che terzi li registrino e poi chiedano royalties (solo dopo il successo del prodotto).
Apple, per evitare un abuso del futuro simbolo dell’AppStore, lo ha appena registrato. L’icona dell’AppStore non identifica solo il software con cui acquistare gli applicativi/giochi per l’iPhone/iPod Touch ma è anche il simbolo di un nuovo ecosistema, simile a quello dell’iTunes (almeno nell’idea).
L’AppStore, oltre a gestire gli acquisti, gestisce l’installazione e ogni informazione inerente i prodotti acquistati o scaricati gratuitamente dal servizio creato da Apple. Non è una semplice icona ma un simbolo, una porta d’accesso, ai nuovi servizi offerti per l’iPhone/iPod Touch.
Indipendentemente dal concetto di brevetto, la scelta di Apple, di registrare l’icona, dimostra un progetto serio e impegnativo nei confronti del mercato delle applicazioni. Probabilmente un primo passo nella costruzione di un nuovo ecosistema. Possibile?