Ieri sera, la trasmissione Report trasmessa su Rai Tre ha parlato di un argomento molto dibattuto negli ultimi anni: la pericolosità dei cellulari per la salute umana. Secondo uno studio eseguito dall’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) per conto dell’OMS (Organizzazione mondiale della sanità), le onde elettromagnetiche emesse da un cellulare sono un “possibile cancerogeno”.
In passato sono state effettuate diverse ricerche sullo stesso argomento, ma quasi sempre si è trattato di studi finanziati dai produttori di telefonini che, evidentemente, non sono molto propensi a diffondere i risultati. Tra l’altro per provare la pericolosità delle onde elettromagnetiche è stato utilizzato un pupazzo con una testa piena di un gel proteico che, teoricamente, doveva simulare il cervello. Inoltre, il livello dei campi magnetici generati dalle frequenze radio e assorbiti dal corpo umano viene misurato con un parametro, il SAR (Specific Absorption Rate), inventato dagli stessi produttori.
Secondo lo studio pubblicato lo scorso mese di maggio, l’esposizione per 30 minuti al giorno per 10 anni consecutivi causerebbe un’alterazione del DNA con il rischio di contrarre un tumore al cervello. I bambini corrono un pericolo maggiore, in quanto le ossa del cranio sono più sottili e le radiazioni del cellulare penetrano più in profondità.
È chiaro che tutto ciò dipende anche dal modo in cui il telefonino viene utilizzato. Si consiglia infatti di parlare con un auricolare, di non tenerlo per molto tempo in tasca o sotto al cuscino, e di aprire il finestrino quando si è in auto. Le stesse precauzioni dovrebbero essere prese con il cordless, dato che emette le stesse radiazioni elettromagnetiche.