ResearchKit, il framework di Apple per la ricerca medica, si sta rivelando particolarmente efficace per lo studio dell’asma. È quanto emerge dai dati raccolti dall’Asthma Mobile Health Study, un programma lanciato nel 2015 per analizzare gli effetti di questo disturbo in diretta relazione con i pazienti. A quanto sembra, le informazioni raccolte tramite l’environment digitale di Cupertino si sono rivelati tanto affidabili quanto i dati collezionati con i metodi classici di ricerca.
Secondo le analisi condotte dall’Icahn School of Medicine at Mount Sinai, una delle più importanti facoltà di medicina di New York, ResearchKit si rivela un metodo estremamente efficace per lo studio dei dati raccolti dai pazienti affetti da asma. Grazie all’Asthma Mobile Health Study, è stata creata l’applicazione per iOS “Asthma Health”, in collaborazione con LifeMap Solution. Ciclicamente, l’applicazione ha proposto agli utenti la compilazione di questionari anonimi sulle loro condizioni di salute, relative alle problematiche più comuni dovute al disturbo.
Con oltre 50.000 download nei primi sei mesi di disponibilità, i ricercatori sono stati in grado di approfittare di un campione molto esteso di pazienti: di tutti gli utenti, infatti, ben 7.593 hanno acconsentito, nello stesso periodo, nell’inoltro dei dati agli studiosi. Di questi, circa l’85% ha completato almeno una survey proposta dall’app, mentre ben 2.317 utenti si sono mostrati particolarmente attenti nel fornire le informazioni sulla loro salute, continuativamente nell’arco di sei mesi.
I dati raccolti, comparati con precedenti ricerche sui pazienti affetti da asma, si sono rivelati particolarmente affidabili, nonché hanno permesso di raccogliere informazioni aggiuntive che potrebbero aiutare la comprensione della patologia, ad esempio con correlazioni precise con le condizioni ambienti, quali la qualità dell’aria, la temperatura del periodo, la concentrazione di pollini in un dato periodo di tempo o in una data zona geografica e molto altro ancora. Ad esempio, i ricercatori hanno notato un peggioramento delle condizioni dei pazienti in concomitanza con due grandi incendi che hanno coinvolto lo stato di Washington, anche a una certa distanza dal luogo dove sono divampate le fiamme, offrendo la possibilità di costruire modelli predittivi.
In particolare, ResearchKit si è rivelato particolarmente efficiente per studi di breve periodo in cui è necessario raccogliere, nel tempo più rapido possibile, informazioni non solo relative ai pazienti ma anche alle condizioni di vita a livello geografico, così come Yvonne Chan, Director of Digital Health and Personalized Medicine dell’ateneo ha confermato. Medesimo entusiasmo è stato espresso da Eric Schadt, fondatore dell’Icahn Institute for Genomics and Multiscale Biology:
Abbiamo ora la possibilità di raccogliere dati di ricerca da migliaia di individui, per meglio comprendere i pattern da “mondo reale” relativi a una patologia, i livelli di benessere e il comportamento. Questo approccio fornisce una visione più accurata sui nostri pazienti, non possibile in passato a causa di limitazioni logistiche e costi proibitivi.