Resident Evil 5: la BBFC non lo considera un gioco razzista

BBFC si pronuncia sul survival horror sviluppato da Capcom
Resident Evil 5: la BBFC non lo considera un gioco razzista
BBFC si pronuncia sul survival horror sviluppato da Capcom

BBFC, acronimo di British Board of Film Classification, ovvero l’ente che controlla e cataloga il materiale mediatico per fasce d’età e contenuti, ha espresso il proprio parere su Resident Evil 5, non rilevando elementi che classificano il gioco come razzista.

Kikizo ha anche intervistato Sue Clark della BBFC sulla questione, in particolare sulla ormai famosa scena della donna bianca trascinata da uomini neri, che potrebbe richiamare al razzismo. Clark ha dichiarato che nella versione visionata non c’è una scena con gruppi di uomini neri che trascinano una donna bianca, ma si tratta di un solo uomo, non è chiaro se nero o bianco, in una sequenza molto confusa, in linea con le altre scene di violenza contenute nel gioco. Se la versione al pubblico dovesse essere diversa o “depurata” di questa scena, sarebbe un’operazione illegale secondo i termini del VRA (Video Recordings Act).

Per mettere fine alle polemiche, Jun Takeuchi, producer del gioco, ha dichiarato che una volta giocato Resident Evil 5 “tutti capiranno di che cosa si tratta, e che non ci sono elementi legati alla razza in tutto il gioco”. In ogni caso il titolo ha subito la catalogazione “18“, ed è quindi adatto ad un pubblico di soli adulti.

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