L’arrivo sul mercato di iPad 3G è stato accompagnato da qualche piccola brutta sorpresa per gli utenti. Il dispositivo, infatti, presenta una limitazione dello streaming che impedirebbe il superamento dei 64Kbps al secondo: davvero una velocità molto contenuta, impossibile da utilizzare sui comuni portali di videosharing.
L’imposizione, tuttavia, non deriva dal carrier telefonico AT&T ma da Apple stessa. Cupertino, infatti, avrebbe deciso di limitare a soli 64Kbps lo streaming HTTP del proprio tablet, per ragioni non meglio motivate.
L’indiscrezione è emersa durante lo sviluppo dell’applicazione ufficiale dell’emittente statunitense ABC che, da diverso tempo, fornisce agli utenti nordamericani un servizio completo di streaming. La società si è vista costretta, al momento, a eliminare il supporto in streaming a iPad 3G, proprio per il tasso basso di trasferimento che ne impedisce il normale uso.
YouTube e Netflix, invece, sono pienamente utilizzabili anche tramite connessione mobile, sebbene la qualità dei filmati sia stata ridotta rispetto alla normale versione accessibile via WiFi. Nel frattempo, ABC si è messa al lavoro per creare una versione del proprio servizio di streaming che sia compatibile anche con iPad 3G.
Le ragioni alla base di questa ennesima curiosa decisione di Apple sono di difficile interpretazione. Di primo acchito, si può pensare al fatto che le connessioni 3G siano meno performanti, e con ping notevolmente più alti, rispetto a quelle classiche anche se, almeno in Italia, tutti i principali operatori mobili sono in grado di garantire una velocità di streaming accettabile.
Forse, nonostante AT&T si dichiari non responsabile, è proprio l’operatore americano ad aver spinto indirettamente Apple verso un simile provvedimento. Le scarse prestazioni della rete AT&T, spesso congestionata e inaccessibile, potrebbero aver spinto Cupertino a limitare i trasferimenti dei dati più corposi. Chissà, quindi, che tale limite non venga eliminato per gli iPad 3G dedicati al mercato europeo.