Tutti sappiamo che la sicurezza nelle reti WiFi è un argomento molto delicato. Molti progressi sono stati fatti negli ultimi anni, ma sappiamo anche che la sicurezza nel wireless non è affatto garantita come nelle reti via cavo. Se il vecchio algoritmo crittografico WEP è orami sconsigliato per una buona protezione, qualsiasi sistemista suggerirebbe l’utilizzo del più sicuro WPA o il più recente WPA2.
È notizia recente purtroppo che il WPA è stato parzialmente aggirato. Prima di vedere esattamente il caso in oggetto, chiarisco subito che non c’è nessun allarme, ma in ogni caso ricordatevi di curare con estrema attenzione le regole di sicurezza delle vostre reti WiFi.
Ma cosa è successo? Alcuni esperti in sicurezza sono riusciti a decriptare parzialmente alcune porzioni di segnale WiFi protetto da WPA.
In particolare sono riusciti a rendere visibili i dati che si riferiscono agli IP e Mac adress dei network wireless.
In questo modo conoscendo questi dati, hanno potuto far credere alla rete WiFi di essere collegata ad essa anche se di fatto non lo erano potendo dunque inviare alcuni pacchetti “pericolosi”.
Per esempio redirect tramite DNS Poisoning a siti pericolosi o rifilare file di dubbia provenienza.
Nulla di spaventoso perché comunque è una procedura complessa e limitata, ben diverso da quello che si può fare con le reti protette dal solo WEP che come sappiamo, sono totalmente violabili.
In ogni caso questa violazione dei dati nelle reti protette dai protocolli WPA è un chiaro segnale che prima o poi si riuscirà a bucarle totalmente.
Urge che gli esperti del settore inizino a lavorare a più efficienti sistemi di sicurezza visto che le reti Wireless si stanno diffondendo con una rapidità elevata.