La RIAA ha annunciato di aver già raggiunto accordi con 52 utenti facenti parte dei 261 denunciati per distribuzione e detenzione di file illegali. Il patteggiamento sarebbe stato discusso caso per caso e le cifre pattuite andrebbero dai 2.500 dollari ai 7.500 dollari, con punte massime fino a 10.000 dollari.
Per la RIAA si tratta di una nuova vittoria, un modo di imporre la propria autorità di rappresentanza nell’ambito della battaglia delle major contro il P2P. Il caso aveva alcune settimane or sono sollevato un grande polverone sia per il numero delle persone inquisite, sia per l’età di alcune di esse (addirittura una bambina di 12 anni, detentrice di centinaia di file).
Nel contempo la guerra continua sui binari della privacy. Alla RIAA vengono contestati infatti “abusi” quali l’identificazione degli utenti tramite il controllo della loro attività in rete, nonchè la diffusione dei nomi delle persone inquisite. Wayne Rosso, presidente di Grokster, parla di “abuso di minore” nel caso della bambina dodicenne e condanna altresì il clima di intimidazione introdotto dalla RIAA, giudicandolo come inamissibile.