Sull’iPhone 5 è stato già detto molto, e un articolo di oggi del Wall Street Journal ribadisce alcuni dettagli oramai consolidati, con in più una notizia inaspettata. La prossima versione del telefono con la mela (o quella dopo ancora?) dovrebbe includere infatti un inedito sistema di ricarica elettrica del dispositivo.
Per quanto concerne il design vero e proprio, non aspettiamoci nulla di veramente innovativo o inaspettato: fotocamera da 8 Megapixel e form factor simile all’iPhone 4, se non più sottile e leggero. La vera novità sta tutta in un particolare che – in effetti – ben si sposa con iCloud e i servizi di sincronizzazione via WiFi, ovvero la ricarica Wireless. Ovviamente, questo è quanto si ipotizza da più parti, ma non è affatto detto che le cose vadano in questo modo: dopotutto, Apple è tra i pochi produttori di telefoni cellulari che ancora non si sono adeguati alle normative europee in fatto di caricabatterie universale; come dire, al posto di un fantascientifico PowerMat senza fili, potremmo ritrovarci con una comunissima mini-USB. Si tratta di una possibilità remota e molto meno affascinante, ma non del tutto da scartare.
Certo è che un tappetino a induzione elettromagnetica come quello del Palm Pre o dell’HP TouchPad ha un che di fascinoso, soprattutto poi se declinato à la Apple. Purtroppo è mistero sulla tecnologia in particolare che verrà utilizzata, anche se a riguardo Cupertino conserva parecchi brevetti che potrebbero tornarle comodi.
Quanto al resto, torna in auge la possibilità di un iPhone a basso costo e con schermo edge-to-edge, ovvero senza cornice laterale, e di un probabile lancio a settembre. Il motivo, l’immaturità di iOS 5:
“Una persona informata sui piani di rilascio dei futuri prodotti Apple ha affermato che la società aveva inizialmente pianificato il lancio del suo prossimo iPhone questa estate come al solito, ma poi il dispositivo non era pronto in tempo.”
Insomma, siamo ancora in alto mare, e se ne riparlerà almeno tra un paio di mesi. Per ora, comunque, dovrebbero essere confermati con ragionevole certezza almeno il processore dual core A5 come quello dell’iPad 2 e il chip Qualcomm col supporto alle reti GSM e CDMA di tutto il mondo.