AGCOM ha diffidato TIM, Vodafone e Wind Tre per le loro ricariche speciali che accreditano sulla SIM un importo minore di quanto effettivamente pagato in cambio dell’attivazione, per un breve periodo, di un servizio extra, spesso non richiesto dagli utenti. Di queste nuove ricariche si è parla molto, tanto che Codacons aveva denunciato proprio gli operatori in oggetto all’AGCOM e all’Antritrust. Ma all’AGCOM sono arrivate ulteriori segnalazioni, non solo da parte delle associazioni ma anche di singoli utenti.
Per arrivare a questa decisione, AGCOM ha chiesto ai 3 operatori informazioni sulle ricariche, sulle modalità di ricarica, sui reclami ricevuti, sulle informazioni fornite ai consumatori, sulle procedure di disattivazione e sulla prassi di acquisizione del consenso dei clienti.
TIM ha fatto sapere che effettivamente commercializza i tagli Ricarica+ da 5 e 10 euro solamente presso rivenditori come le tabaccherie e i bar. Ricariche che hanno sostituito quelle standard. Per rispondere ai dubbi di AGCOM, dal 30 ottobre TIM ha iniziato a commercializzare anche tagli di ricarica da 4 e 6 euro. Inoltre, ha iniziato a porre in essere iniziative per fare in modo che non ci possa essere confusione tra le due tipologie di ricarica.
Vodafone, invece, ha confermato che offre i tagli di ricarica Giga Ricarica 5 e Giga Ricarica 10 al posto di quelli standard. In seguito, è stato introdotto anche il taglio da 13 euro standard.
Wind Tre, dal canto suo, ha fatto sapere di aver introdotto le ricariche Ricarica Special da 5 euro e 10 euro per il brand Wind, al posto di quelle classiche.
Tutti e 3 gli operatori sottolineano che al momento della ricarica viene fornito uno scontrino per il controllo dei dati ma secondo AGCOM è strutturato per mettere in evidenza solo il numero dell’utenza e la somma totale che si andrà a spendere.
Inoltre, l’informativa è anonima e quindi l’utente non sa che sta attivando un’offerta commerciale. L’Autorità ha poi sottolineato che la scelta di eliminare le ricariche standard con queste speciali in precisi punta vendita, di fatto obbliga gli utenti ad acquistarle o a puntare su altri tagli di ricarica più costosi. Si andrebbe quindi a creare un elemento di discriminazione tra i clienti con minore capacità di spesa e chi può, invece, spendere di più.
Secondo l’AGCOM, dunque, queste forme di ricariche puntano ad eludere il Decreto Bersani per tornare ad applicare costi fissi di ricarica per gli utenti inconsapevoli. Inoltre, visto che tutti e 3 gli operatori hanno adottato un costo fisso comune, questo dettaglio farebbe pensare ad un accordo per influenzare il prezzo effettivo del servizio per qualunque piano tariffario.
La manovra dei 3 operatori, dunque, sembrerebbe andare contro con il quadro normativo anche con riferimento al principio di concorrenza.
Per tutto questo, AGCOM ha quindi deciso di diffidare TIM, Vodafone e Wind Tre al rispetto degli obblighi vigenti in materia di concorrenza, trasparenza, confrontabilità delle offerte e parità di trattamento degli utenti. Gli operatori avranno 30 giorni per adeguarsi.
Update:
Pubblichiamo una dichiarazione ufficiale di Vodafone.
A partire da gennaio 2020 Vodafone reintrodurrà i tagli di ricarica da 5€ e da 10€ con solo traffico telefonico presso i tabaccai, bar, edicole e ricevitorie.
Si ricorda che:
– i tagli di ricarica da 5€ e da 10€ con solo traffico telefonico sono sempre rimasti disponibili presso i negozi Vodafone, online e attraverso l’app;
– quando è stato lanciato il prodotto Giga Ricarica sono stati inviati SMS informativi a tutti i clienti che avevano effettuato una ricarica nei canali in cui è stato introdotto;
– contestualmente comunichiamo mensilmente con i canali di vendita in modo che le informazioni sul prodotto siano sempre disponibili