Con un’economia in forte rallentamento e una crisi internazionale dei mercati ventilata ormai da mesi, ridurre la spesa pubblica sembra essere diventato uno dei principali obiettivi del governo italiano per mantenere i conti e il risanamento nella giusta rotta. Ottimizzare e armonizzare gli investimenti nel settore pubblico può consentire il risparmio annuale di numerose risorse, utili per rimettere in sesto i conti e per consolidare la spesa sociale specie verso le classi più deboli, in maggiore sofferenza nei periodi in cui l’economia stenta a riprendersi.
Partendo da questo presupposto, il governo sembra essere intenzionato a intervenire in uno dei settori maggiormente onerosi per le casse italiane: la sanità. Grazie alla Rete e alla digitalizzazione, la pubblica amministrazione potrebbe risparmiare numerosi miliardi di Euro, fornendo un servizio migliore e più efficiente ai cittadini. L’ipotesi, ormai sempre più concreta, intorno alla quale sta lavorando il governo è legata alla possibilità di rendere disponibili le ricertte mediche e specialistiche dei medici del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) solamente online, con un considerevole risparmio di tempo e risorse economiche per l’intero sistema dell’assistenza sanitaria pubblica in Italia.
Una volta approvato, il progetto dovrebbe entrare nella sua fase operativa già a partire dal prossimo anno, per divenire poi a pieno regime nei quattro anni successivi. La gestione online delle ricette mediche potrebbe consentire un migliore monitoraggio delle prescrizioni e della qualità del servizio offerto ai cittadini. Tra le varie ipotesi al vaglio del governo, spicca la possibilità di poter ritirare i medicinali in farmacia esibendo unicamente la propria tessera sanitaria, attraverso la quale il farmacista potrà risalire alla ricetta erogata dal medico. Tale soluzione potrebbe rivelarsi molto efficace per le prescrizioni periodiche e iterare per la cura di patologie croniche.
Secondo le prime stimes, una soluzione di questo tipo potrebbe portare, a pieno regime, a un risparmio annuo di circa il 10% della spesa farmaceutica pubblica, pari a circa 15 miliardi di Euro. All’iniziativa della ricetta elettronica potrebbe essere poi affiancato un progetto per la integrale digitalizzazione della storia clinica di ogni paziente, con la conseguente creazione del “Fascicolo sanitario elettronico del cittadino”. Tale strumento consentirebbe di snellire le procedure burocratiche per l’assistenza medica, portando a una migliore armonizzazione delle risorse, con evidenti risparmi per la macchina dello Stato.
La sfida lanciata dal governo per una gestione maggiormente moderna del SSN è stata accolta favorevolmente dai medici di famiglia, tra i soggetti maggiormente interessati dal progetto. Le idee e le proposte dovranno ora essere vagliate accuratamente e, ottenuti gli ultimi via libera, dovrebbero approdare nella prossima Finanziaria. Ma il condizionale è d’obbligo.