Viviane Reding, commissario Europeo delle Telecomunicazioni, si inasprisce contro le 27 nazioni d’Europa dove il divario digitale è ancora alto. Situazione inaccettabile, visto che i paesi più evoluti continuano ad andare avanti nello sviluppo di servizi a banda larga in Europa, unita sotto opportunità comuni di sviluppo e crescita, almeno così dovrebbe essere.
Non è solo l’Italia ad essere ancora indietro da questo punto di vista, a causa del monopolio di pochi sulle telecomunicazioni, ma ci sono nazioni come la Bulgaria, che hanno percentuali d’uso della banda larga inesistenti se confrontate con quelle delle altre nazioni europee, come la Danimarca.
La Reding, avverte quindi controlli serrati sulle tariffe, su chi non permette uno sviluppo equo europeo della banda larga.