RIIA e MPAA, le associazioni americane che rispettivamente proteggono l’industria discografica e cinematografica, hanno annunciato nuove strategie di marketing e di distribuzione per far fronte alle perdite causate del P2P. L’obiettivo dichiarato è di elaborare un nuovo modello legale più appetibile rispetto al filesharing. Al progetto hanno aderito Vivendi Universal, Emi, Warner Bros, Sony, Hollywood Studios, NBC e Disney.
In una conferenza tenutasi a Los Angeles, la Motion Picture Association of America ha annunciato nuove politiche dei prezzi a partire dal primo dicembre:
A partire dal primo dicembre, i film rilasciati dai nostri membri su siti Internet accreditati costeranno 1.99 dollari per i vecchi film e 3.99 dollari per i nuovi.
Allo stesso modo la Recording Industry Association of America ha dichiarato l’intenzione di effettuare cospicui tagli sui prezzi di listino dei contenuti musicali:
Dal primo dicembre, i nostri membri apriranno i loro cataloghi e ridurranno il prezzo wholesale di 15 cents per le tracce audio digitali di materiali antecedenti il 1990, e di 20 cents per i successivi.
Le novità non finiscono qui. È infatti confermata l’intenzione di sostituire in modo gratuito CD musicali prodotti dopo il 2005 contenenti sistemi di DRM, a condizione che si sia ancora in possesso della regolare prova d’acquisto.
L’intenzione è quindi di dare nuova vita ad un mercato digitale morente, rendendo appetibile la proposta legale per limitare l’uso di sistemi P2P.
Queste strategie permetteranno ai reseller esistenti e ai nuovi di aprire il mercato alle centinaia di milioni di utenti che attualmente ricorrono al P2P per i loro bisogni. [… ] Le organizzazioni criminali (i pirati) dipendono fortemente dal prodotto fisico per i loro commerci. Sarà molto difficile operare quando i consumatori acquisteranno musica e film da adeguati siti di download gestiti da imprenditori con regolare licenza di vendere i nostri contenuti.