RIM annuncia il suo Application Storefront

Dopo Apple e Google ora anche la casa del BlackBerry passa alla filosofia dell'AppStore aprendo il proprio sistema agli sviluppatori indipendenti. Non ci sarà però divisione equa dei ricavi, i proprietari avranno l'80% dell'incasso delle loro applicazioni
RIM annuncia il suo Application Storefront
Dopo Apple e Google ora anche la casa del BlackBerry passa alla filosofia dell'AppStore aprendo il proprio sistema agli sviluppatori indipendenti. Non ci sarà però divisione equa dei ricavi, i proprietari avranno l'80% dell'incasso delle loro applicazioni

Dopo Apple e Google ora anche RIM si aggiunge al gruppo di chi lascia agli utenti progettare le applicazioni per i suoi modelli di telefono cellulare. Gli App Store, dunque, secondo modalità diverse da telefono a telefono, stanno diventando il vero terreno di scontro tra carrier.

RIM è infatti solo l’ultimo di una serie di produttori di telefoni che hanno scelto di aprire le porte dei loro sistemi operativi, smettendo di cercare la killer application all’interno dei propri laboratori, per delegare tale compito a tutti gli sviluppatori volontari. Il potere è sempre meno nelle mani degli operatori, che una volta decidevano quali applicazioni avrebbero trovato posto in un cellulare, e sempre più in quelle di chi i sistemi operativi li programma.

RIM, come Apple prima di essa, sarà infatti il principale controllore di quali applicazioni possano essere vendute dal suo Application Storefront ma non il principale beneficiario. Degli introiti di ogni applicazione l’80% sarà per i legittimi proprietari e il restante 20% per RIM e il carrier. Dal punto di vista delle transazioni economiche è stata già annunciata una partnership con Paypal.

Si tratta, in una certa misura, della vittoria della mentalità open source, per la quale tutti quanti possono contribuire alla programmazione delle applicazioni che utilizziamo. Anche se i proprietari di sistemi operativi rimangono in una posizione di potere tale da non poter certo lasciar parlare di vero codice aperto, lo stesso gli App Store sembrano al momento quanto di più vicino si possa ipotizzare all’etica del libero sviluppo per telefoni cellulari.

Ad ogni modo RIM ci tiene a precisare che l’Application Storefront non sarà l’unica maniera per ricevere applicazioni sui suoi smartphone. I carrier avranno sempre una corsia preferenziale accessibile direttamente dai telefoni per veicolare le proprie idee ed i propri servizi.

Gli sviluppatori interessati a maggiori dettagli sul tema possono lasciare i propri riferimenti iscrivendosi ad una apposita newsletter con cui RIM terrà informati sugli sviluppi e sull’inaugurazione effettiva del servizio.

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