Doveva essere la marcia in più di RIM nel mondo mobile, si è rivelato un vero e proprio flop: trattasi del BlackBerry PlayBook, la tavoletta del colosso canadese che, stando ai dati, non è riuscita a rispondere alle aspettative della società. L’insuccesso, come prevedibile, si sta ripercuotendo sulle azioni di Research In Motion, in calo nel listino della borsa statunitense.
Nella sola giornata di ieri, infatti, il titolo ha perso intorno al 20% del proprio valore: dai 29 dollari di apertura gli azionisti hanno visto rapidamente il prezzo passare a 24 dollari per azione, allarmando dunque il gruppo. Cifra, questa, pari a meno della metà del valore registrato nel mese di febbraio, quando ogni azione era accompagnata da un prezzo pari a 70 dollari. Ma non solo: i profitti per l’azienda di origini canadesi continuano a essere caratterizzati dal segno meno, con un calo nei guadagni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno pari al 47%. RIM, dunque, necessita di una forte scossa per riprendersi da una situazione assolutamente pericolosa.
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Una smossa che, a quanto pare, partirà proprio dal BlackBerry PlayBook: le sole 200 mila unità vendute non sono infatti neppure lontanamente paragonabili alle cifre della concorrenza, iPad in primis, motivo per cui urge incrementare il numero di dispositivi commercializzati. Il drastico calo dei prezzi del TouchPad di HP ha evidenziato come un tablet dal costo non eccessivo possa rivelarsi una vera e propria spina nel fianco per l’egemonia della Mela, ed ecco dunque i vertici di RIM seguire la stessa strada: il PlayBook sarà presto venduto a un prezzo inferiore rispetto a quello attuale, con la speranza di imprimere un’accelerata alle vendite.
Il settore dei tablet, del resto, ha da esprimere ancora molte delle proprie potenzialità ma risulta piuttosto competitivo: al dominio assoluto della tavoletta di Cupertino si affiancano infatti un Android sempre più presente con il proprio esercito di dispositivi e un Windows 8 che debutterà a breve su di un tablet Samsung, proponendo un nuovo paradigma i cui effetti sul mercato risultano al momento imprevedibili. RIM si trova quindi costretta a giocare la carta della disperazione, proponendo sul mercato un tablet appetibile soprattutto per il prezzo ridotto.