L’ennesimo bilancio trimestrale in rosso ha provocato un terremoto in casa RIM: tre importanti dirigenti dell’azienda canadese hanno rassegnato le dimissioni. RIM ha inoltre deciso che tornerà al passato, concentrando gli sforzi sul mercato aziendale. Troppo forte la concorrenza di Apple e Google, per cui non saranno più sviluppati smartphone per l’utenza consumer.
I risultati del quarto trimestre fiscale riportano un fatturato di 4,2 miliardi di dollari, il 19% in meno rispetto al terzo trimestre, con una perdita netta di 125 milioni di dollari, è il 25% in meno rispetto allo stesso periodo del 2011. I ricavi arrivano principalmente dall’hardware (68%), seguito dai servizi (27%) e dal software (5%).
Durante il terzo trimestre fiscale, RIM ha venduto circa 11,1 milioni di smartphone BlackBerry e 500.000 tablet BlackBerry PlayBook. Il nuovo CEO, Thorsten Heins, ha ammesso le difficoltà dell’azienda e l’intenzione di trovare la soluzione più adatta nel corso del prossimo trimestre. Heins ha dichiarato che Android e iOS sono imbattibili sul mercato consumer e, per questo motivo, RIM intende concentrare gli investimenti nei settori chiave che hanno fatto crescere in passato l’azienda, ovvero il mercato enterprise e la sicurezza.
Il nuovo CEO quindi, dopo circa due mesi dal suo arrivo, cambia idea e sceglie di seguire la strada dei precedenti dirigenti. Secondo gli analisti del settore, questa decisione è sbagliata e servirà solo per portare RIM verso il fallimento. In ogni caso, Heins punta molto su BlackBerry 10, nuovo sistema operativo atteso per la fine dell’anno, e allo stesso tempo apre le porte a eventuali partnership e alla concessione di licenze per valorizzare al meglio gli asset aziendali.
Intanto, l’ex CEO Jim Balsillie ha rassegnato le dimissioni dal consiglio di amministrazione. Insieme a lui, lasciano RIM anche David Yach e Jim Rowan, rispettivamente, Chief Technology Officer del software e Chief Operating Officer per le operazioni globali.