Due delle maggiori aziende del Nord America stanno attraversando un periodo molto difficile dal punto di vista economico. Dopo l’abbandono dello sviluppo di webOS e la possibile cessione della divisione PC di HP, l’ipotesi di mettere in vendita la compagnia ha colpito anche Research In Motion (RIM). Questa è infatti la richiesta avanzata dagli azionisti in seguito alle perdite del titolo in Borsa.
Jaguar Financial Corporation, una banca di Toronto che cura gli interessi di molti azionisti, chiede ai dirigenti dell’azienda canadese di prendere una decisione in poco tempo, prima che il valore di mercato si annulli completamente. Oltre alla vendita, ci sono due possibili alternative: frazionare la società oppure monetizzare il suo portafoglio di brevetti.
Il CEO di Jaguar, Vic Alboini, è stato molto chiaro:
Lo status quo non è accettabile, la società non può stare ferma. È tempo di un cambiamento radicale.
Il valore delle azioni di RIM è diminuito dell’80% in tre anni. Nel mese di giugno 2008 valevano quasi 150 dollari, mentre oggi sono crollate a meno di 30 dollari. Solo nelle contrattazioni di oggi 6 settembre, il titolo ha perso il 2,3% al NASDAQ. I vertici di RIM sono stati dunque invitati a studiare la giusta strategia aziendale per risollevare le sorti del produttore dei noti smartphone BlackBerry. Una prima mossa potrebbe essere la vendita dei brevetti posseduti, il cui valore è stato valutato in circa 4,5 miliardi di dollari.