Research In Motion è in crisi. Il valore delle azioni è diminuito dell’80% in tre anni, il BlackBerry PlayBook non ha ottenuto il successo sperato e per questo da circa un mese sono iniziate a circolare voci su una possibile vendita, chiesta a gran voce dagli azionisti. Tra gli acquirenti ci sarebbe anche il finanziere Carl Icahn.
All’inizio del mese, Jaguar Financial Corporation, una banca di Toronto che cura gli interessi di molti azionisti, aveva chiesto alla dirigenza di RIM una completa riorganizzazione societaria che prevedeva il frazionamento o la vendita del portafoglio di brevetti.
Carl Icahn è molto noto nell’ambiente finanziario per la sua attività di corporate raider, con operazioni al limite della legalità che gli hanno permesso di accumulare un patrimonio di oltre 13 miliardi di dollari. Secondo Colin Gillis di Bgc Partners, Icahn avrebbe già acquisito una quota rilevante dell’azienda canadese.
RIM è stata per anni leader del mercato aziendale, grazie alla qualità dei suoi BlackBerry, ma negli ultimi tempi non è riuscita a tenere testa ad avversari molto agguerriti, come Apple e Google, nemmeno nel settore dei tablet dove il BlackBerry PlayBook è stato un fallimento con sole 200.000 unità vendute.
Le indiscrezioni sull’ingresso del miliardario investitore hanno spinto in alto le azioni, che in un solo giorno hanno guadagnato oltre il 4,5%. Nel periodo febbraio-settembre, il valore delle azioni è però sceso da 70,54 dollari a 33,54 dollari, mentre il fatturato è diminuito di 419 milioni di dollari nell’ultimo trimestre fiscale.