Lo scorso venerdì è stata la giornata risolutiva per il discusso “Antennagate“, il caso mediatico sollevato dai problemi di ricezione di iPhone 4.
Si tratta di una problematica che, così come Steve Jobs ha voluto rimarcare, è stata portata all’esagerazione dal Web e dalla stampa: i tassi di restituzione del melafonino sono bassissimi, le chiamate perse sono di circa 1 su 100 e, cosa più sorprendente, il difetto coinvolge tutti i maggiori produttori di smartphone.
Con una precisione certosina, alimentata da esperti del settore e camere d’analisi radio high-tech, l’iCeo ha spostato un problema di Apple su tutta l’industria. Video dimostrativi, accompagnati da un’apposita pagina informativa sul sito ufficiale della Mela, dimostrano senza ombra di dubbio come anche i device HTC, RIM, Samsung, Nokia e via dicendo, perdano il segnale se toccati in alcuni precisi punti. In che modo hanno reagito i concorrenti di Apple?
Si tratta, ovviamente, di una domanda retorica: i principali competitor, RIM e Nokia in primis, hanno risposto in malo modo alle accuse di Jobs e, naturalmente, sono corsi ai ripari. Entrambe le società si sono dichiarate, in due momenti differenti, come i leader di settore nella produzione di antenne. RIM accusa Apple di volerla trascinare in una polemica a cui è estranea, Nokia, che non sembra aver gradito l’esplicitazione degli adesivi finlandesi dove si invita l’utente a non toccare alcune parti dei telefoni, sottolinea i propri severi standard per la ricezione dei dispositivi mobili.
In altre parole, le due aziende negherebbero, senza possibilità di appello, di soffrire della perdita di segnale dai propri dispositivi. Peccato, però, che Apple abbia documentato il tutto non solo via video, ma anche conducendo test secondo severissimi standard.
“Chi di spada ferisce, di spada perisce”: è questa la logica perseguita da Cupertino. Non appena la questione dei problemi di ricezione di iPhone 4 si è diffusa sul Web, le società concorrenti non hanno perso un solo minuto per ridicolizzare Apple. E fra le tante, spicca proprio Nokia che, poco dopo la notizia, si è divertita a pubblicare sul proprio sito ufficiale una velata beffa nei confronti della Mela, con tanto di articolo intitolato “Come impugni il tuo telefono?”.
Date queste premesse, si prospetta una battaglia lunga e agguerrita fra i principali produttori di smartphone. Appare, tuttavia, evidente come l’attacco ad Apple, manifestatosi negli scorsi giorni, sia stato ampiamente esagerato. Le cifre parlano chiaro: solo lo 0,55% degli acquirenti, su 3 milioni di iPhone 4 venduti, hanno contattato il supporto tecnico lamentando problemi di ricezione. E, nonostante non si sia trovata una soluzione hardware al difetto, Cupertino si è impegnata nella distribuzione gratuita di custodie atte a eliminare la scarsa ricezione. E gli altri produttori? Stampano adesivi.