RIM potrebbe decidere di separare le proprie attività per far fronte alla crisi che sta attraversando ormai da tempo: starebbe pensando di scindere la divisione smartphone da quella del proprio network di messaggistica. È quanto riporta il Sunday Times, che indica anche in Facebook e Amazon i potenziali acquirenti per il segmento dei terminali BlackBerry.
Nessuna fonte specifica è stata citata, ma le informazioni pubblicate dal noto quotidiano britannico indicano la strategia che Research in Motion starebbe per attuare nel tentativo di risollevare la propria situazione finanziaria. Il gruppo ha recentemente chiesto l’aiuto di JP Morgan e della Royal Bank of Canada, e sarebbero varie le opzioni possibili messe sul tavolo.
RIM potrebbe dunque decidere di vendere la propria divisione smartphone e i potenziali acquirenti sarebbero Amazon e Facebook, con quest’ultimo probabilmente più interessato a metter a propria disposizione l’esperienza dello staff canadese per la costruzione del Facebook Phone, ovvero lo smartphone che, secondo le indiscrezioni, il team di Mark Zuckerberg dovrebbe lanciare nel 2013. Un’altra opzione risiederebbe invece nella possibilità di non dividere la società, ma di venderne una quota di partecipazione ad un colosso della tecnologia qual è Microsoft. In questo caso la focalizzazione business potrebbe rimanere intatta, ma il sistema operativo di base diverrebbe Windows Phone.
Se l’azienda vendesse davvero il proprio business mobile, significherebbe che Research in Motion andrebbe a focalizzarsi esclusivamente verso i servizi di messaggistica, ovvero su BlackBerry Messenger (BBM) e su BlackBerry Internet Service (BIS), che potrebbero peraltro essere concessi in licenza a terze parti.
Con una dichiarazione ufficiale diramata nelle scorse settimane, Research in Motion aveva spiegato ai propri investitori che avrebbe presto condiviso un nuovo piano strategico per risollevare il prezzo delle azioni in Borsa, piano che verrà esplicato pubblicamente entro la fine dell’estate. Solo allora si saprà con certezza quale sarà il destino del gruppo canadese, in crisi cronica e probabilmente impossibilitato ad uscire da questa parentesi con la stessa offerta organica in dote nel momento in cui le difficoltà sono iniziate.