L’ultima trimestrale RIM parla di un gruppo il cui stato di salute non sembra essere ottimale, con le vendite di smartphone in calo per la prima volta dal 2005. Il futuro di RIM, tuttavia, potrebbe essere meno difficile di quanto pronosticabile al momento, soprattutto tenendo in considerazione l’importanza di un gruppo che per lungo tempo ha imposto il proprio verbo con decisione nel settore della telefonia mobile.
La situazione attuale sembra ben chiara: la piattaforma BlackBerry non risulta essere in grado di competere con rivali del calibro di iPhone o Android, sia dal punto di vista del fascino nei confronti degli utenti, sia dal punto di vista prettamente tecnico, in termini di componenti hardware e strumenti software. E se le vendite nel secondo trimestre 2011 sono state negative, le previsioni per le due restanti trimestrali di quest’anno non sembrano sorridere al gruppo.
La sorte di RIM sembra dunque ricalcare le orme di quelle tracciate da Nokia. Rispetto alla società finlandese, il colosso canadese può però vantare su una serie di punti in proprio favore che lasciano aperto qualche spiraglio per il futuro: i 500 mila BlackBerry PlayBook venduti nelle prime ore dal lancio rappresentano già di per sé un successo per il gruppo, che ha superato le cifre registrate da ogni altro tablet che non sia iPad, del quale rappresenta la principale alternativa sul mercato.
Uno sguardo ai dati permette inoltre di comprendere un ulteriore fattore: la maggior parte dei PlayBook venduti è finita nelle mani di possessori di smartphone BlackBerry, a conferma di un parco clienti ancora fedele al marchio RIM. Ed è proprio su questo fattore che la società deve puntare per riprendere la propria corsa nel mercato mobile, fidelizzando gli utenti e cercando di attrarne di nuovi, sottraendoli alla concorrenza spietata di Apple ed altre società operanti nel settore.
RIM non è dunque un marchio morto, ma ha semplicemente accusato fortemente le conseguenze che la tempesta iPhone ha provocato in un campo ove le regole sono rapidamente cambiate, con pochi nomi in grado di stare al passo con la società di Cupertino. Come un pugile stordito, RIM cerca di restare in piedi assestando qualche colpo nel tentativo di far crollare l’avversario, ma per far sì che i propri sforzi producano i frutti sperati è necessario che raccolga tutte le restanti forze per intraprendere una strada che possa portarla al successo.