RIM è in forte declino e pare che i potenziali acquirenti interessati alla società canadese non manchino: si parla di Microsoft e Nokia, e in passato anche Amazon pare abbia tentato di avviare una trattativa. Con l’arrivo delle indiscrezioni su una possibile cessione di Research in Motion a tali gruppi, le sue azioni in Borsa hanno acquisito il 9,19% (13,68 dollari per azione), dopo essere arrivate a un picco di 14,14 dollari cadauna, con un rialzo del 12%.
Sembra dunque come l’unica cosa che oggi possa aumentare il valore di RIM a Wall Street sia proprio la notizia di una cessione dell’intero asset societario a una nuova proprietà, dopo il crollo dell’ultimo anno ove ha perso circa il 77% in seguito a vendite dei suoi BlackBerry in costante calo. E anche se il titolo in Borsa è praticamente ai minimi, il rialzo odierno è una vera e propria boccata d’ossigeno per Research in Motion.
Sebbene dunque Microsoft, Nokia e in passato Amazon non abbiano mai presentato offerte ufficiali ma semplicemente trattative esplorative di base sulla possibilità di intavolare un giorno una vera e propria trattativa, e ai vertici di RIM appaiano intenzionati a non voler cedere la propria azienda, solo il fatto che si parli di una possibile acquisizione sembra un elemento incoraggiante per gli azionisti della società, dopo quanto avvenuto oggi a Wall Street.