Nelle smart home anche il campanello può diventare una componente hi-tech. Lo ha dimostrato negli anni scorsi Doorbot, dispositivo proposto inizialmente nel 2012 sulla piattaforma di crowd funding Kickstarter, con una campagna di finanziamento che ha saputo riscontrare fin da subito un buon successo raccogliendo oltre 250.000 dollari. Oggi il produttore torna sul mercato con un modello aggiornato nel nome, nel design e nelle feature: ecco Ring.
Il principio di funzionamento è sempre lo stesso: si connette alla rete WiFi dell’abitazione, per trasmettere in tempo reale (o registrare in formato 720p a 30 fps) il flusso audio-video catturato dalla videocamera integrata non appena qualcuno suona. L’utente ha così modo di rispondere direttamente dal proprio smartphone, ovunque si trovi, e parlare con chi si trova di fronte alla porta come se si trovasse effettivamente in casa. L’obiettivo è in grado di catturare immagini con un angolo di visuale pari a 180 gradi e può essere attivato anche tramite un sensore di movimento. Questo permette al device di fungere anche da strumento per la videosorveglianza, escludendo selettivamente (se necessario) alcune aree, ad esempio quelle più trafficate.
Tra le altre caratteristiche incluse un sensore a infrarossi per la visione notturna e una batteria ricaricabile da 5.200 mAh che permette di alimentare il dispositivo senza connetterlo alla linea elettrica. Sarà anche possibile caricare i filmati registrati su server cloud, con modalità e costi che per il momento non sono stati svelati. La spesa richiesta per acquistare Ring è la stessa vista in passato per il predecessore Doorbot: 199 dollari (circa 160 euro) durante la fase di pre-ordine, con il prezzo che salirà poi a 249 dollari (circa 200 euro). La consegna delle prime unità è prevista per l’inizio di novembre.