Rinviato il patto Yahoo/Google

Investigazioni governative obbligano ad uno stop le due compagnie che erano giunte ad un accordo per la gestione della pubblicità nelle ricerche. Si rischia anche un'indagine antitrust che potrebbe allungare ancor di più i tempi
Rinviato il patto Yahoo/Google
Investigazioni governative obbligano ad uno stop le due compagnie che erano giunte ad un accordo per la gestione della pubblicità nelle ricerche. Si rischia anche un'indagine antitrust che potrebbe allungare ancor di più i tempi

L’accordo Google/Yahoo non sembra piacere al Dipartimento per la Giustizia statunitense, almeno sulla carta. È arrivato infatti l’annuncio secondo il quale sarebbe iniziata un’investigazione in merito, procedura che dovrà rimandare la chiusura dell’accordo e che sarà mirata a stabilire le possibili implicazioni antitrust.

Sembra che nell’arco di una settimana verranno inviati molti CID, cioè Civil Investigative Demands, richieste formali di inchiesta che saranno ricevute non solo dalle due aziende ma anche da molti partner e competitor interrogati come testimoni.

I documenti richiesti sembrano molto generici: si tratta di dati sul mercato, corrispondenza dei funzionari, appunti sul funzionamento dell’accordo e indagini generali fatte dall’azienda nel settore. Tali richieste si susseguiranno e probabilmente aumenteranno nei prossimi 30 o 40 giorni. Seguiranno quindi anche colloqui con dirigenti Yahoo.

Eppure Yahoo aveva avvertito il dipartimento della giustizia di un possibile accordo pubblicitario ai tempi della trattativa con Microsoft, offrendosi per qualsiasi chiarimento e mettendo a disposizione le proprie carte all’insegna della trasparenza. Sembra però che una volta caduta l’offerta Microsoft la compagnia di Sunnyvale non abbia segnalato il possibile accordo con Google. Il risultato dunque sarebbe un’investigazione che ora posticiperà la messa in pratica dell’accordo e i continui ritardi potrebbero far arrivare slittare il tutto fino a quando ai vertici Yahoo sarà seduto qualcuno di diverso dall’attuale reggenza Yang.

Inoltre per scampare qualsiasi accusa antitrust lo stesso Jerry Yang è andato a Washington nell’ufficio del senatore Herb Kohl, capo della subcommissione antitrust che aveva espresso dubbi sull’accordo in passato. Da Sunnyvale si sostiene che l’accordo con Google tocca una parte minoritaria del loro business per poter sfuggire ad un’indagine che sarebbe diversa da quella del Dipartimento della Giustizia, potrebbe richiedere altro tempo e soprattutto sarebbe molto più invasiva. Da Mountain View invece si fa sapere che applicare il loro modello a Yahoo non farebbe che migliorare le possibilità di accesso al mondo dell’advertising.

Non si fermano comunque gli attacchi dal fronte Microsoft per procedere in qualche modo al subentro nella proprietà Yahoo. Non ci sono notizie ufficiali ma i dispacci raccontano di un meeting annullato tra le parti, probabilmente perchè da Redmond ancora non si trova il partner che si cerca per aumentare l’offerta da proporre. Eppure stavolta sarebbe anche la direzione di Sunnyvale ad aspettarsi un’offerta sostanziosa, offerta sul cui valore Microsoft starebbe discutendo internamente.

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