«In quello che potrebbe essere un segno di ciò che sta per accadere, più di 20 mila utenti che scaricano film tramite torrent sono stati denunciati nelle passate settimane presso la Corte Federale di Washington DC per infrazione di copyright». La notizia giunge dall’Hollywood Reporter e richiama alla memoria gli scheletri negli armadi della RIAA, quando migliaia di utenti venivano denunciati per aver scaricato file dalla rete tramite Kazaa o altri sistemi omologhi. La RIAA aveva preannunciato di voler abbandonare la fallimentare ed onerosa via della sfida legale, ma le ultime notizie sembrano rilanciare quella che è una storia già vista.
Le denunce in questo caso sarebbero state presentate dalla US Copyright Group, coalizione di gruppi indipendenti che già nel 2009 aveva avviato decine di migliaia di segnalazioni di download illegali presso la Australian Federal Court. Sul proprio sito la US Copyright Group promette assistenza legale gratuita a quanti intendono tutelare i propri diritti dalla pirateria online, garantendosi presumibilmente in cambio parte del ricavato dalle denunce effettuate. Cinque le denunce depositate negli USA, ognuna delle quali in relazione ad un diverso titolo monitorato: “Steam Experiment”, “Far Cry”, “Uncross the stars”, “gray man” e “Call of the wild 3D”.
Ma non finisce qui: cinque ulteriori denunce stanno per essere depositate ed entro breve saranno pertanto coinvolte nel caso altre decine di migliaia di utenti (obiettivo 50 mila entro pochi mesi). «La genesi di questa campagna legale ha origine in Germania dove i legali del US Copyright Group sono stati introdotti ad una nuova tecnologia proprietaria della tedesca Guardaley IT che permette il monitoraggio in real-time dei download di film su torrent». Tale tecnologia permette insomma di verificare i download ed incrociare i dati con un apposito database per verificare l’effettiva presenza del film all’interno del file (per evitare trailer, file rinominati o altri falsi positivi).
Tale tecnologia sarebbe già stata presentata anche alla MPAA, dalla quale giunge però un freddo appoggio. Il passato, infatti, insegna che senza la collaborazione degli ISP sia difficile per i legali riuscire a raggiungere l’obiettivo. Le denunce attuali dei legali US Copyright Group, quindi, vanno intese come una sorta di palestra dai cui risultati scaturirà il portfolio da presentare alle grandi major della cinematografia. Se il nuovo sistema Guardaley IT avrà successo, insomma, le denunce potrebbero ulteriormente moltiplicarsi e, soprattutto, potrebbero scendere in campo i legali dei grandi nomi del settore.
Attorno alle denunce grava al momento una certa circospezione. Le informazioni rivelate dall’Hollywood Reporter, però, gettano luce su di una questione che potrebbe presto farsi rilevante: decine di migliaia di persone già coinvolte, alcune delle quali avrebbero già patteggiato per uscire rapidamente dalla bagarre legale, sono soltanto l’antipasto di una offensiva che vuol mostrarsi in tutto il proprio potenziale per poi monetizzarne i risultati al cospetto delle grandi etichette della produzione USA.