Verizon, il secondo operatore di telefonia mobile degli USA, lunedì è balzato in avanti del 12% a 28 dollari.
A spingere il titolo sono i risultati migliori delle attese del secondo trimestre, chiuso con un utile di 1,67 miliardi di dollari (0,59 dollari per azione), in crescita del 31% sullo stesso periodo dell’anno precedente.
I ricavi sono cresciuti del 4,1% a 24,8 miliardi di dollari, un risultato superiore alle attese degli analisti che in media avevano previsto 24,5 miliardi.
In questo trimestre Verizon ha visto il mercato premiare la scelta dell’amministratore delegato, Ivan Seidenberg, di puntare sui servizi a valore aggiunto via Web, come le email consultabili via telefonino.
Nel trimestre i clienti di Verizon sono cresciuti di 1,5 milioni. I ricavi medi per cliente (Arpu) sono saliti dell’1% a 52,18 dollari.
Secondo l’agenzia Bloomberg, Verizon dovrebbe diventare entro la fine dell’anno la prima compagnia telefonica degli USA, grazie al completamento dell’acquisizione di Alltel, pagata 28,1 miliardi di dollari.