La mail assume in tutto e per tutto validità legale: diventando “posta certificata“, la mail assume così davanti alla legge la stessa validità di una raccomandata con ricevuta di ritorno. E’ il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca ad annunciare il tutto sottolineando, oltre alla grande modernità del passo intrapreso, i decisivi vantaggi apportati dal nuovo sistema.
Alle parole del ministro la presentazione del tutto: «Con questo decreto abbiamo posto le condizioni per una ulteriore maggiore diffusione di questo moderno strumento di comunicazione nel Paese. Ad esempio, anche nella stessa Pubblica amministrazione la posta elettronica sta avendo un sempre più ampio utilizzo: i messaggi elettronici scambiati fra amministrazioni e fra queste e l’esterno nel 2003 sono stati oltre 31 milioni, rispetto ai 14,6 milioni del 2002 […]».
Vengono infine messi in risalto i vantaggi che il sistema apporterà al paese in termini di riduzione dei costi: «”[…]conseguenze non solo in termini di velocità e di efficienza, ma anche di risparmi. Ad esempio, ogni lettera che la Pubblica Amministrazione invia con i sistemi tradizionali comporta un costo stimato in almeno 20 €, contro i circa 2 € di una e-mail. Il Ministero degli Esteri con il passaggio dai tradizionali telegrammi (e la loro conservazione su carta) all’e-mail ha diminuito di oltre 17 tonn. la carta».
La certificazione introdotta dal Dpr ha duplice campo di applicazione, ponendo attenzione sia in fase di invio della mail che all’atto della ricezione. Un apposito registro dovrà inoltre tener traccia dell’attività svolta per almeno 24 mesi e tali dati avranno valore legale in caso di smarrimento delle ricevute. Con il decreto nasce inoltre un «elenco ufficiale dei gestori di posta elettronica certificata» istituito presso il Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA), il quale avrà «compiti di vigilanza e controllo sull’attività degli iscritti».