Dopo la roadmap relativa ai processori desktop, emergono notizie sui piani futuri del chipmaker di Sunnyvale per quanto riguarda il settore notebook. AMD ha previsto il passaggio verso nuove architetture e l’utilizzo di un processo produttivo più raffinato per le APU dedicate ai portatili con display inferiori ai 12 pollici.
Le APU della serie C a 40 nanometri saranno dunque sostituite dalle APU Krishna a 28 nanometri, costituite da una CPU dual core e da una GPU di classe entry level, di cui non si conoscono ulteriori dettagli. È probabile che la sezione grafica sia derivata dalle future Radeon HD 7000 basate sull’architettura Southern Islands. Per la serie E, invece, AMD ha previsto Wichita, una APU con due o quattro core x86 e una GPU di classe superiore. Per Krishna il TDP è pari a 8 Watt, mentre per Wichita è di 20 Watt.
Più affollati i settori Mainstream e Performance con 3 nuove APU che si differenziano in base al numero dei core e al consumo. Guardando la roadmap dal basso verso l’alto, troviamo le APU Richland (dual core), Weatherford (quad core) e Trinity (quad core), le prime due con TDP di 35 e 45 Watt, mentre la terza con TDP di 35, 45 e 60 Watt.
Trinity, in particolare, sarà basata sulla nuova architettura Bulldozer, che sostituirà l’architettura Stars utilizzata anche nei “vecchi” processori Phenom II. La GPU integrata sarà certamente più potente di quella presente in Llano. Si prevede un numero di stream processor compreso tra 720 e 800, un valore che permetterà di avvicinare le prestazioni delle attuali Radeon HD 6770 e 6750.