La Commissione europea ha approvato una nuova bozza per l’uso lecito del roaming zero. Come noto alla cronache, il precedente documento era stato bocciato perchè ritenuto poco incisivo ed ambizioso. In tempi rapidi, la Commissione europea ha, dunque, formulato una nuova proposta che nello spirito dovrebbe tutelare sia i consumatori che le telco. L’obiettivo, ovviamente, è sempre quello di impedire che i cittadini europei possano abusare dell’assenza dei costi di roaming utilizzando senza limiti le SIM di altri stati europei, magari con tariffe molto convenienti, nel proprio paese d’origine.
In precedenza, la Commissione europea aveva posto un limite di 30 giorni consecutivi (massimo 90 giorni all’anno) per l’utilizzo del roaming zero ma questo vincolo era stato apertamente contestato. Adesso, il nuovo documento evidenzia come non debbano essere imposti limiti di giorni o di volume di traffico. Tuttavia, per poter evitare gli abusi, la Commissione europea ha ideato una speciale clausola di salvaguardia che si basa sulla residenza degli utenti negli altri paesi dell’Unione Europea. I cittadini, dunque, potranno viaggiare ed utilizzare la SIM del loro paese d’origine e del paese dove hanno stabili legami (per esempio gli studenti che stanzionano a lungo all’estero per l’Erasmus o chi lavora stabilmente all’estero) all’interno degli stati membri pagando, sempre, la tariffa originale senza alcun sovrapprezzo.
Per la Commissione, infatti, il roaming è per chi viaggia e non per chi vive stabilmente all’estero. Gli operatori potranno, dunque, tenere sotto controllo come una SIM viene adoperata per prevenire abusi. Per esempio, le SIM quasi sempre inattive ed utilizzate solo in roaming non potranno godere di benefici del roaming zero e gli utenti non potranno possedere e usare molteplici SIM solo per il roaming.
In questi casi speciali, gli operatori potranno avviare gli utenti della loro irregolarità ed applicare un piccolo sovrapprezzo pari ad un massimo di 0,04 euro al minuto per le chiamate, 0,01 euro per SMS e 0,0085 euro per MB.
Infine, la Commissione ritiene abuso la rivendita in massa di SIM da utilizzarsi esclusivamente per il roaming. L’abolizione delle tariffe di roaming all’interno dell’Europa scatterà a partire dal 15 giugno 2017.