Il Parlamento Europeo ha votato a larga maggioranza l’abolizione dei costi del roaming entro Natale 2015. A partire dai primi giorni del 2016 chiamare all’interno dei Paesi europei non comporterà più pesanti costi aggiuntivi. Una decisione molto forte su cui la Commissione Europea ha lavorato per molto tempo, il cui obbiettivo finale è stato raggiunto con non pochi problemi. Se da un lato gli utenti apprezzeranno la novità e la possibilità di risparmiare notevolmente per l’uso del telefonino all’estero, le Telco invece avranno molte cose da ridire.
Analisti avrebbero infatti calcolato una perdita di introiti per le Telco nell’ordine del 5%. Tuttavia, la Commissione Europea ha anche affermato che questa potenziale perdita potrebbe essere bilanciata da un maggiore uso dei telefonini all’estero. Neelie Kroes, Vicepresidente della Commissione europea, soddisfatta per il risultato del voto, ha dichiarato:
Con questo voto l’UE fa qualcosa di concreto per i cittadini. L’Unione europea è proprio questo: eliminare le barriere per semplificare la vita e ridurre i costi.
Quasi tutti noi dipendiamo oramai quotidianamente dalle connessioni mobili e internet. Abbiamo il diritto di sapere che cosa acquistiamo, senza essere imbrogliati e con la possibilità di cambiare idea. Le imprese, dal canto loro, devono poter servire tutti noi e questo regolamento le aiuta a farlo. Si tratta di una soluzione vantaggiosa per tutti.
Nel 2010 ho promesso di abolire le tariffe di roaming entro la fine del 2015 e adesso siamo a un passo da questo risultato.
Oltre alla barriera ben visibile del roaming, saranno presto abbattute molte altre barriere affinché i cittadini europei possano comunicare in modo aperto e senza soluzione di continuità, ovunque si trovino.
Il Paramento Europeo ha anche votato favorevolmente al mantenimento della cosiddetta “net neutrality“, sottolineando come tutto il traffico internet debba essere considerato nello stesso modo, senza discriminazioni per la fonte o il contenuto. La decisione limita anche la possibilità per gli operatori di rete di dare ai fornitori di contenuti un accesso più rapido a internet in cambio di una tariffa. Dunque, un’altra vittoria per i consumatori.
Entrambe le iniziative fanno parte del progetto di Kroes per riformare il settore telecom in Europa e cercare di renderlo più competitivo rispetto ai rivali statunitensi e asiatici.