L’acquisizione di Boston Dynamics annunciata a fine 2013 da Google ha permesso al gruppo di Mountain View di espandere il proprio raggio d’azione andando a toccare l’ambito della robotica. Il primo risultato concreto dell’investimento è visibile nel filmato in streaming di seguito: si tratta di un’automa dall’aspetto umanoide, in grado di muovere le parti del proprio corpo tecnologico mantenendosi in equilibrio su una sola gamba, poggiata su alcuni blocchi di cemento.
Un movimento che ricorda da vicino la tecnica della gru eseguita da Daniel LaRusso (interpretato dall’attore Ralph Macchio) nel film Karate Kid del 1984. Da qui il soprannome del robot, preso in prestito da una delle pellicole che maggiormente hanno contribuito a smuovere l’interesse del pubblico nei confronti delle arti marziali, pur con tutte le sue inesattezze. Tornando al progetto di bigG, si tratta di un complesso sistema tecnologico, in cui i movimenti di ogni singola componente sono gestiti con l’ausilio di un algoritmo sviluppato da IHMC (Florida Institute for Human and Machine Cognition). Un esperimento di questo tipo può ad esempio rappresentare il punto di partenza per la futura realizzazione di automi da impiegare laddove l’impegno dell’uomo è ritenuto troppo rischioso, come nelle operazioni di salvataggio in situazioni d’emergenza.
Boston Dynamics è infatti la realtà che ha dato vita a BigDog, un robot quadrupede commissionato dalla DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency) in grado di spostarsi agilmente su fondi sconnessi e tra gli ostacoli. È l’ennesima dimostrazione di come l’impegno di Google oltrepassi ormai ben i confini stabiliti dagli ambiti Web e mobile, arrivando a toccare settori che pur avendo a che fare con il mondo tecnologico appartengono a contesti del tutto differenti. Lo stesso vale per il progetto Calico finalizzato alla cura delle patologie o alla self-driving car che ha come ambizioso obiettivo quello di rivoluzionare la viabilità su quattro ruote.