Dan Houser, uno dei fondatori di Rockstar e attualmente al lavoro su Red Dead Redemption, ha rilascito alcune dichiarazioni su quanto difficoltosa sia stata la realizzazione di questo gioco.
La complessità generale del titolo, ha commentato Houser, non avrebbe permesso di realizzarlo anche solo un anno fa. Nonostante l’abilità degli sviluppatori di Rockstar nel creare ampi spazi aperti e titoli free-roaming, Red Dead Redemption ha rappresentato una sfida ardua da superare.
Dal punto di vista tecnico, il titolo è stato un “incubo”, per via dello sforzo di includere tutte le caratteristiche ritenute vitali ed irrinunciabili per un titolo di qualità e con una simile ambientazione, quali una perfetta fisica delle sparatorie, cavalli, carrozze e diligenze animate nel modo più realistico e credibile possibile.
Gli sviluppatori di Rockstar non hanno voluto eliminare nessun elemento caratteristico delle ambientazioni western, inserendo quindi tutti gli aspetti classici che ci si aspetterebbe di trovare: duelli al calar del sole, assalti alla diligenza, sparatorie sui treni, cacciatori di taglie. Su questi elementi si baserà la forza del gioco, ma realizzarlo nel flusso continuo di un mondo aperto ha messo i programmatori in difficoltà più di una volta.