Non è un segreto che Roku abbia più successo negli Stati Uniti che in Europa e l’ultima ricerca condotta da Strategy Analytics lo dimostra. Il report indica che Roku sta espandendo il proprio dominio negli Usa, con oltre 41 milioni di dispositivi di streaming multimediali attivi (circa il 15,2% del mercato). Parliamo dunque di un +36% rispetto alla piattaforma più vicina, la PlayStation di Sony.
Xbox One, Switch, Android TV, Chromecast, Amazon Fire TV e, più in generale, le Smart TV hanno portato a casa vendite alquanto piatte nell’ultimo anno, troppo per solo impensierire Roku. Per Strategy Analytics, non c’è alcun mistero sul perché il dongle abbia successo: molto si deve alle partnership con produttori ed emittenti.
In pratica tutti i modelli di TV di recente generazione, anche nella fascia medio-bassa, integrano l’app di Roku, così come il classico YouTube. Con la differenza che la prima propone contenuti spesso originali, così come Netflix e Prime Video, ma con vantaggi economici non banali. Non sorprende che i concorrenti di Roku in più rapida crescita siano le Smart TV con interfacce multimediali, in particolare Samsung (con Tizen) e LG (webOS).
Il problema è che Roku non ha molta presenza al di fuori degli Stati Uniti. Mentre i ricercatori prevedono che l’azienda continuerà a crescere nel suo territorio, si trova di fronte ad una sfida considerevolmente più difficile nei paesi in cui è relativamente poco conosciuta. Il gruppo ha un peso di assoluto spessore in un mercato fondamentale, quello americano, ma non può permettersi di rimanere inattivo all’estero, se vuole diventare un attore importante anche a livello internazionale.
Dunque dove puntare? Una volta consolidato l’hardware non si può prescindere dai contenuti, localizzati e di qualità e, soprattutto, idonei al pubblico europeo, il prossimo grande passo.