Tra i numerosi argomenti trattati durante la manifestazione Roma Caput Media molti sono stati i Workshops dedicati al VoIP per le imprese, presupponendolo come un’esigenza delle imprese e non un ostacolo.
In Italia la grande impresa fa da traino a questo nuovo modo di comunicare, mentre le PMI stanno avvicinandosi piano piano alla telefonia via internet.
In un paese come il nostro, in cui telefonare utilizzando il VoIP non è ancora un fenomeno di massa come l’uso del cellulare, il 53% degli Italiani non ne ha mai neanche sentito parlare e solo il 6% lo utilizza.
Non dovrebbe quindi meravigliare se molte delle nostre imprese guardano ancora con scetticismo questa tecnologia. Fino a quando non si parla di riduzione di costi, in quel caso la musica cambia.
Ma la migrazione dalla telefonia tradizionale al VoIP non è una cosa semplice per una azienda.
A differenza del VoIP Consumer, quello per il Business prevede una pianificazione attenta e un piano di investimenti accurato.
Per un cliente consumer basta scaricare un software, installarlo, registrare il proprio account e mediante una connessione a banda larga può già comunicare con il resto del mondo via VoIP.
Per un’utenza Business le cose sono un tantino diverse.
Bisogna innanzitutto progettare come sarà strutturata la rete.
Poi decidere se sostituire infrastrutture già presenti, come centralino IP enabled e terminali non IP, o rinnovare il parco macchine a cui vanno aggiunti router, gateway, Pbx e apparati audio.
Costi non indifferenti specie per una piccola azienda.
A questi bisogna aggiungere i costi di manutenzione e dei vari servizi aggiuntivi offerti dai providers.