Mentre i destini della banda larga a livello nazionale sono appesi al filo del dialogo tra Telecom Italia e gruppi quali Vodafone, Wind e Fastweb, l’incumbent mostra il pugno di ferro con un grande annuncio per la capitale: 100Mbps di bontà destinati ad arrivare anche in altre 13 città italiane.
Si tratta di un annuncio che non può non essere contestualizzato nel novero delle trattative che il Governo sta cercando di tessere tra l’incumbent e le aziende rivali. In Italia, infatti, c’è spazio per una sola grande rete di nuova generazione, ma il controllo della stessa e le regole di sfruttamento della medesima sono ciò che può fare la differenza tra un business di successo ed un enorme investimento infruttuoso. Telecom, dopo aver fatto capire di non cedere un solo centimetro della propria titolarità sull’infrastruttura, lancia ora la grande scommessa: «entro il 2012 renderà disponibili oltre 1,3 milioni di connessioni in fibra ottica coprendo le utenze di 13 città italiane ed entro il 2016 potrà raggiungere 10 milioni di clienti».
Secondo le informazioni raccolte da PMI.it «Il Progetto pilora è partito da Roma: nella Capitale oltre 15mila abitazioni del quartiere Prati possono già fruire dei servizi ultrabroadband. L’obiettivo è quello di collegare entro fine anno oltre 80mila utenze, coprendo anche zone raggiunte da altre centrali (come quelle di Belle Arti, Appia e Pontelungo). Più ambiziose sono le mire per il prossimo biennio. Tra il 2011 e il 2012 le unità da raggiungere saranno 350.000, fino a coprire la maggior parte delle zone interne al Grande Raccordo Anulare».
Roma non si tocca, quindi: Telecom la vuole cablare con la fibra portando la capitale alla velocità di 100Mbps prima che eventuali provider concorrenti possano far la voce grossa sulla rete nazionale. Per contro, è questo un primo sussulto che dimostra quanto positiva sia la concorrenza: appena “2010 Fibra per l’Italia” ha alzato la voce, Telecom Italia è corsa ai ripari annunciando iniziative, intraprendenza ed obiettivi di breve periodo.