Secondo un sondaggio svolto per conto della URI dall’Interactive Marketing Research in tutta la penisola, circa il 74% dei partecipanti ha dichiarato di voler provare un taxi ad impatto ambientale nullo e, proprio partendo da questi dati, l’Unione dei Radiotaxi d’Italia ha deciso di sperimentare 50 taxi “verdi” nella capitale italiana.
Entro fine gennaio, infatti, a Roma prenderà il via il progetto Via col verde il quale prevede che cinquanta tra Renault Zoe e Toyota Prius Plug in vengano utilizzate come Taxi: la prima è totalmente elettrica e ha un’autonomia dichiarata di circa 210 Km, la seconda è invece ibrida ed è in grado di percorrere 25 Km in modalità 100% elettrica e ben 1.250 in modalità combinata. Per entrambe sarà possibile rifornirsi alle colonnine installate alla sede romana dell’URI, le quali vengono alimentate da un impianto fotovoltaico realizzato per ridurre ancor di più l’impatto ambientale.
Per rendere ancora più pulito il trasporto pubblico nella capitale, più avanti verranno installati dei particolari dossi prodotti dalla Underground Power: essi accumuleranno energia cinetica dal rotolamento dei pneumatici che vi passano sopra e la trasformeranno in energia elettrica, la quale potrà poi essere utilizzata per l’illuminazione stradale o per quella domestica di oltre cinquemila utenze.
Con queste premesse, nei prossimi anni le emissioni di CO2 saranno drasticamente ridotte: si stima che un taxi percorra in media 150 Km al giorno ed emetta 150 grammi al Km di anidride carbonica, il che si traduce in circa 8 tonnellate l’anno di CO2. E considerando che la Renault Zoe è a emissioni zero, mentre la Toyota Prius emette solo 50 grammi di CO2 al Km, si risparmieranno oltre 300 tonnellate di emissioni inquinanti l’anno.