Ron Johnson divenne il Senior Vice President of Retail Operations di Apple nel gennaio del 2000 tra lo scetticismo generale: la mela morsicata non stava attraversando esattamente un buon periodo e l’ambiente era decisamente pessimista sul futuro dell’azienda. Johnson però fu uno dei pochi a credere nelle potenzialità del marchio perché sapeva che Apple sarebbe presto diventata il simbolo della rivoluzione digitale e di un’esperienza al dettaglio che altre aziende semplicemente non sarebbero riuscite a pareggiare. E oggi, da amministratore delegato di J. C. Penney, spiega perché la gente ami fare acquisti negli Apple Store.
Lui che è considerato il pioniere dei speciali punti vendita della mela morsicata e del concetto di Genius Bar, ne motiva il successo in un’intervista concessa durante la recente Fortune Conference:
«È possibile molte volte comprare un prodotto Apple su Amazon e in altri posti a un prezzo conveniente. Ma la gente preferisce venire in negozio, e questo perché Apple Store offre qualcosa di cui le persone hanno bisogno, aiuto, supporto e connessione. […] Se guardate cose accade all’interno di un punto vendita Apple capite che si tratta di… connessione. Un genius che prova a risolvere un problema con una persona. Questa è qualcuno che sta ottenendo del personal training. È qualcuno che si appresta a uscire dal negozio con il prodotto appena acquistato già configurato. È qualcuno che sta apprendendo qualcosa che potrebbe cambiare la sua vita. Insomma, ci sono queste connessioni che sono davvero necessarie in un mondo digitale, perché si vuole sempre che venga compensato dal mondo fisico».
Un’esperienza di acquisto differente e innovativa, il cui stile tenta di essere ripreso dai concorrenti principali, come Microsoft e Samsung (e non solo) che hanno lanciato i loro store personali ispirati proprio dal concept che contraddistingue da sempre gli Apple Store.