Il phishing è in costante aumento non soltanto in quanto a mole di attacchi registrati, ma anche e soprattutto in quanto a differenziazione degli organismi vittime degli attacchi. Il report mensile RSA (PDF) fotografa una situazione particolarmente preoccupante per gli Stati Uniti, ove ancora una volta le «credit union» sono state nel mirino in modo crescente (38% del totale degli attacchi).
Per quanto riguarda i paesi extra-USA Inghilterra (24%), Spagna e Canada (21%) risultano essere i paesi maggiormente colpiti dal problema. Seguono Germania (12%), Australia (9%) e Nuova Zelanda (6%). Si scende fino al 3% dell’Olanda senza vedere l’Italia nella speciale classifica delle maglie nere del phishing mondiale.
La tendenza più evidente è quella della differenziazione dei “brand” attaccati: da aprile ad oggi il numero dei riferimenti è quasi raddoppiato, evidenziando una progressiva particolarizzazione del processo. I dati forniti sono stati raccolti durante il monitoraggio continuo della RSA Anti-Fraud Command Center, entità che serve ad oggi oltre 70 istituti in tutto il mondo allo scopo di limitare i pericoli dell’ormai radicato fenomeno del phishing.