Gli smartphone diventano sempre più grandi, tanto da sembrare tablet. Rufus Labs vuole invece aumentare la dimensione degli smartwatch. Il produttore californiano ha infatti realizzato Rufus Cuff, un indossabile con display da 3,2 pollici che potrebbe essere definito un tablet da polso. Il dispositivo è sicuramente scomodo, ma molto appariscente.
Secondo l’azienda, con il Rufus Cuff finisce l’era degli smartwatch e inizia l’era dei “wrist communicator“, ovvero prodotti che permettono di eseguire tutte le operazioni sfruttando un’area di visualizzazione molto più ampia. Il device possiede un telaio in plastica che impedisce l’ingresso di acqua. La dotazione hardware include un processore Texas Instruments Cortex A9, 1 GB di RAM, 16/32/64 GB di memoria flash e una batteria da 1.175 mAh. La connettività è garantita da WiFi 802.11b/g/n, Bluetooth 4.0 e GPS. Sono presenti inoltre accelerometro, giroscopio, bussola digitale, motore a vibrazione, altoparlante, due microfoni e una fotocamera frontale.
Rufus Cuff consente di inviare messaggi ed email, navigare sul web, giocare, vedere un film e ascoltare musica. Manca però lo slot per SIM card, quindi le chiamate audio/video devono essere effettuare via Internet. Il dispositivo può essere utilizzato anche come fitness tracker, grazie ai sensori integrati. Secondo il produttore, la dimensione maggiore permette di incrementare l’autonomia, la potenza di elaborazione e la qualità di ricezione delle antenne. Il sistema operativo installato è Android KitKat.
Rufus Labs aveva raccolto oltre 450.000 dollari su Indiegogo nel 2014. Ora è possibile ordinare il Rufus Cuff con prezzi a partire da 249 dollari. Le prime consegne sono previste per l’inizio del 2016.