Rupert Murdoch sembra avere le idee decisamente chiare su quello che è il futuro del mondo dei media. Così come anni fa esplicità il proprio pensiero con una spassionata arringa nei confronti del mondo di internet (anticipando di pochi mesi l’acquisto di MySpace), ora Murdoch alleggerisce il proprio cospicuo portafoglio di alcune proprietà nel mondo televisivo.
Più internet e meno tv: in parallelo a quelle che sono le scelte dell’utenza, Rupert Murdoch ha intimato alla propria News Corp di far fuori parte delle proprietà nel mondo televisivo, ove Rupert Murdoch detiene un vero e proprio impero basato sui nomi Sky e Fox. A comprare la parte ceduta dalla News Corp è la società di private equity Oak Hill Partners, con transazione che si chiuderà nella seconda metà del 2008 per un controvalore di 1.1 miliardi di dollari.
Nove le televisioni cedute nel pacchetto in uscita (le quali andranno ad accrescere la piattaforma Local Tv eretta su una precedente operazione con il New York Times). Il valore in entrata, invece, dovrebbe andare a rimpinguare le casse News Corp dopo la recente onerosa operazione di acquisto operata sul nome Dow Jones. Va ricordato inoltre come la News Corp a partire dal 2008 opererà in proprio la raccolta pubblicitaria per la propria divisione online, dunque è sulla rete che il gruppo punta ad ottenere i risultati più interessanti per il prossimo futuro.
La scelta di Rupert Murdoch sembra essere dettata da una necessità contingente, ma l’opzione è anche supportata da alcune statistiche che vanno a premiare la bontà della distribuzione dei contenuti sui nuovi media. Una ricerca Experian Research Services, infatti, avrebbe dimostrato come gli utenti del media informatico siano molto più coinvolti durante la visione delle pubblicità (+47%), con attenzione che risulta maggiore anche nella visione degli stessi contenuti trasmessi (+25%). La maggiore ricettività dell’utenza, inoltre, trova una utile “coda” nella visita di siti dedicati che permettono di avvicinare l’utente all’azienda, con maggior redditività delle campagne e nuove opportunità per innovativi marketing mix.