Prove di cyber guerra, la Russia è in prima linea, riporta l’agenzia di stampa russa RBK. Si parla di un test durante il quale sarà effettuata una breve disconnessione dalla rete internet mondiale. A quel punto tutto il traffico dati sarà dirottato in Russia, questo per capire quanto l’internet russa possa essere indipendente in caso di un’attacco straniero.
Non si tratta di una cosa da poco, questo test è in programma da diversi anni. Coinvolgerà diverse autorità russe, ma anche tutti i fornitori di internet sul territorio nazionale. Sarà Roskomnazor, l’ente che sorveglia le telecomunicazioni in Russia, a gestire i punti di scambio su cui sarà dirottato il traffico mondiale collezionato dagli ISP.
Tutto è previsto prima del primo aprile, anche se non tutti gli ISP sono entusiasti, perché l’esperimento causerà diverse disconnessioni. In ogni caso una data precisa non è stata ancora comunicata. Questo test fa parte di una proposta di legge, la “Digital Economy National Program”, che è stata presentata nel dicembre del 2018, anche se in parte è stata già modificata.
Il governo russo coprirà infatti il costo dell’installazione di nuovi server da parte degli ISP. Insomma la Russia sta provando a testare la sua “sovranità” su internet, soprattutto dopo le accuse della NATO che la vedono responsabile di diversi cyber-attacchi. Per non parlare delle ingerenze avvenute nelle presidenziali americane del 2016, quelle che hanno visto la vittoria di Trump.
I funzionari russi hanno dichiarato che entro il 2020 il 95% del traffico internet in Russia sarà instradato localmente, Una sconfitta per chi continua a volere un internet mondiale, aperto e democratico. Nessuno esclude un futuro in cui la Russia metterà un vero e proprio recinto alla rete internet. Nella prima bozza di questa legge di parlava addirittura di “Runet”, parola con cui si identificano anche i servizi (come Mail.ru) espressamente dedicati agli utenti russi.