Fin dove ci si può spingere con la realtà virtuale? A quanto pare c’è ancora molto spazio. In Russia è stato infatti portato avanti un nuovo test che prevede la VR: i protagonisti non so o gli esseri umani, ma una mandria di mucche. In particolare questo progetto è stato portato avanti nella fattoria RusMoloko, nel distretto di Ramensky, con tanto del supporto del Ministero dell’Agricoltura e dell’Alimentazione della Regione Mosca.
I dettagli su questi test e i risultati sono spiegati sui documenti ufficiali. Alla mandria di mucche è stato fatto indossare un visore di Realtà Virtuale, all’interno del quale sono state inviate le immagini di campi verdi sterminati, pieni di sole e serenità. Questi visori sono stati pensati e progettati per adattarsi agli animali, rispettando anche la percezione a colori delle immagini da parte delle mucche. Insomma è stato creato artificialmente un ambiente più rassicurante.
Il test ha preso spunto da due studi universitari dell’Università di Wageningen nei Paesi Bassi e dello Scotland College in Scozia. Questi studi hanno sottolineato che le condizioni ambientali (quelle vere, in realtà) hanno ovviamente un grosso impatto sulla salute delle mucche e quindi su quanto latte producono, oltre sulla qualità stessa del prodotto. Significa che più le mucche stanno meglio, più il latte è di qualità.
“Durante il primo test, gli esperti hanno registrato una diminuzione dell’ansia e un aumento dell’umore generale della mandria“, ha detto il ministro i una nota, suggerendo che i visori VR potrebbero diventare una caratteristica comune dei bovini da latte in tutto il mondo nel prossimo futuro.
Ci sarà una seconda fase di questo esperimento, cioè quella della verifica. Bisognerà capire ora se il latte prodotto dalle mucche in Realtà Virtuale abbia delle caratteristiche organolettiche migliori, grazie all’illusione di essere in un sereno prato verde. Che dire, forse sarà pure un assaggio di futuro, ma vedere delle mucche che indossano visori, illuse di trovarsi in un luogo migliore, incuriosisce sì, ma contemporaneamente inquieta.