C’è un luogo che tutti frequentano, dove passano gran parte delle merci, comprese quelle moderne e tecnologiche, ma dove l’innovazione è quasi zero. I supermercati. Uguali a loro stessi da 40 anni, i re della vendita al dettaglio sono stati blandamente informatizzati, e quasi solo nel gestionale. Da questa osservazione è nata una startup italiana che ha appena stipulato un contratto con Fujitsu, ha già raccolto 5 milioni in diversi round di investimento e si candida a imporre un cambiamento a uno degli oggetti più banali di un retail: le etichette.
L’idea è venuta a Gabriele del Sorbo nel 2008, quando dimessosi da una multinazionale delle telecomunicazioni si prese 8 mesi sabbatici per girare il mondo e si accorse, con stupore, che ovunque andasse il retail era uguale, identico, e poco sviluppato: scaffali, prezzi di carta, comunicazione interamente lasciata ai prodotti esposti, promozioni “banali” ovvero non indirizzate a particolari cluster.
S5tech ha ideato una soluzione rivoluzionaria per le comunicazioni wireless all’interno dei punti vendita che consente una comunicazione istantanea tra decine di migliaia di dispositivi a basso consumo energetico, come le etichette elettroniche. Come capita sovente in questi casi, l’idea è talmente immediata che non si resiste dal pensare «com’è possibile che non sia venuto in mente a me?».
Invece l’idea è di una startup milanese che guarda all’estero: la Fujitsu Tecnology Solution, primo fornitore europeo di tecnologie IT, è la linea di questo orizzonte. In prospettiva un negozio di medie dimensioni oppure un supermercato dialogheranno costantemente con la clientela. Con possibilità inedite dal punto di vista del marketing: prezzi che cambiano a seconda del flusso di acquisti, di decadimento del prodotto, del prezzo della concorrenza. In temporeale, come i titoli finanziari.
Lo racconta a Webnews lo stesso Del Sorbo, CEO della società.
Quali sono i vantaggi di questa particolare etichetta elettronica?
I vantaggi per il retailer sono due. La gestione del prezzo tramite carta richiede giorni e giorni per effettuare i cambi, mentre quella elettronica impiega soltanto pochi secondi e fornisce molte più informazioni. Il secondo vantaggio è che il medesimo canale di comunicazione può essere utilizzato per portare valore al cliente finale. Oggi quando entri in un supermercato non hai alcun modo di utilizzare i tuoi classici strumenti di informazione (tipicamente lo smarphone) per avere informazioni e notizie sui prodotti. Sono allergico a quel profumo? Quanto mi può far male quel prodotto? Qual è il prodotto più sano ed equilibrato dal punto di vista nutrizionale fra tutti quelli a scaffale?
Le possibilità di pricing sono inedite: concorrenza, promozioni, passano da strategie settimanali a strategie di poche ore…
Esatto. Il retailer è in grado con il sistema basato sulle etichette elettroniche (ESL) di proporre pricing innovativo ai propri clienti. Un esempio: il prezzo dell’insalata, che diminuisce del 20% ogni ora fino ad arrivare a un centesimo alla chiusura; il cliente è contento, non si spreca merce e il retailer risparmia sui costi dello smaltimento. Oppure “happy hour” dedicati a cluster di clienti come il pane e il salame a sconto dalle 13 alle 14, con immediatezza e grande velocità. Non solo: grazie a questa velocità può competere sul proprio territorio in maniera estremamente efficace.
Come siete arrivati a questo sistema? Che tecnologie avete sviluppato?
Abbiamo sviluppato sofisticati protocolli di comunicazione capaci di gestire decine di migliaia di device wireless (per capire la complessità di questo basta pensare a quanto sia difficile collegare più di 8 computer a uno stesso router) governati dal nostro trasmettitore T3, che è un router che, a differenza di quelli in commercio, ha autonomia decisionale e direziona il traffico secondo le necessità del momento.
Inoltre abbiamo sviluppato device ultra low power in grado di funzionare per anni con l’equivalente di una batteria di un orologio digitale. Una nostra etichetta elettronica dura fino a 6 anni.
La soluzione è pensata soltanto per la grande distribuzione?
Ci siamo rivolti all’inizio ai supermercati, è vero, ma anche un certo tipo di retailer, anche privato e più piccolo, può sostenere questo investimento. Il nostro sistema viene installato in due ore, con circa 8000 prodotti a scaffale costa circa 50 mila euro con un ritorno sull’investimento già antro i primi 8/12 mesi.
La partneship con Fujitsu è una buona notizia: generalmente non sono giapponesi, israeliani, americani, a farla da padrone?
Per S5 Tech poter collaborare con un colosso come Fujitsu, che ha portato innovazione tecnologica in ogni angolo del mondo, non è solo strategico da un punto di vista commerciale, ma è anche un riconoscimento per il duro lavoro di questi anni. Ci inorgoglisce e ci permetterà di crescere e sviluppare nuovi servizi. Non è semplice per una società come la nostra raggiungere un accordo di questo tipo con una multinazionale che può attingere a tutti i bacini di innovazione tecnologica famosi nel mondo, dal Giappone alla Silicon Valley. Ma abbiamo trovato in Fujitsu una grande attenzione verso la nostra tecnologia e a questa attenzione risponderemo nel breve con nuove e significative innovazioni di prodotto.
Come funziona la ESL
L’etichetta elettronica consente di controllare dinamicamente diverse migliaia di oggetti nel punto vendita per mezzo di una rete di sensori, trasformando l’infrastruttura fisica – gli scaffali – in una infrastruttura di comunicazione istantanea con l’utente. Questo perché le etichette, collegate a una dashboard, non solo ricevono istruzioni ma danno costanti feedback. Per flessibilità, costo, facilità di installazione, tecnologia wi-fi a 2,4 o 5 GHz, gli investitori che per primi hanno creduto nel progetto (Italian Angels for Growth, Zernicke Meta Ventures, Revolution Spa) hanno valutato che sia 15 anni avanti rispetto agli altri.