Sembra essersi rivelata meno efficace del previsto la strategia di marketing adottata da Apple per promuovere il suo browser Safari sulla piattaforma Windows. La decisione di fornire l’applicativo per navigare sul Web tra gli aggiornamenti della funzione “Software Update” aveva destato non pochi malumori, specialmente in casa Mozilla che aveva stigmatizzato la concorrenza poco leale di Cupertino. I dati da poco rilasciati da Market Share sulla diffusione dei browser nel mese di aprile dimostrano, però, come Apple non abbia tratto particolari vantaggi dalla sua tecnica di proselitismo informatico.
Sebbene negli ultimi trenta giorni Safari abbia aumentato di circa tre volte la propria presenza sui PC, la quota di mercato del browser sviluppato da Cupertino per Windows continua ad essere sensibilmente marginale con un dato complessivo intorno allo 0,21%. L’applicativo per navigare sul web è utilizzato dalla maggior parte degli utenti di computer Mac, mentre sembra non trovare ancora un alto numero di affezionati tra i possessori di personal computer dotati di sistema operativo Microsoft. Secondo Market Share, la quota di mercato complessiva di Safari (Mac e PC) si è aggirata per il mese di aprile intorno al 5,51%, con una sensibile flessione rispetto a marzo, periodo in cui il browser poteva contare sul 5,82% degli internauti.
Saldamente al primo posto nella classifica dei browser maggiormente utilizzati dagli utenti rimane Internet Explorer, con una quota pari allo 76,02% per il mese di aprile, con un aumento percentuale rispetto a marzo di circa due punti. Segue poi Firefox, il browser di Mozilla, che nelle ultime settimane ha registrato, come Safari, un lieve calo nel numero di utilizzatori, passando dal 17,83% di marzo all’attuale 16,9%. La contrazione per Firefox giunge dopo cinque mesi consecutivi di rialzi nel numero di utenti e costituisce la più grande perdita in un unico mese registrata nell’ultimo anno. L’ormai imminente uscita del nuovo Firefox potrebbe però portare nuova linfa al browser sviluppato da Mozilla.