Fino a qualche anno fa, prima dell’arrivo degli SSD, c’erano sul mercato diverse aziende produttrici di hard disk tradizionali (Maxtor, IBM, Seagate, Western Digital, Hitachi e Samsung, per citare le più note).
Dopo diverse acquisizioni sono rimaste solo in tre (Seagate, Western Digital e Samsung), che coprono la domanda di drive per i PC desktop.
Nelle ultime ore è iniziata a circolare la voce che anche Samsung ha deciso di chiudere la divisione hard disk per dedicarsi esclusivamente ai dischi a stato solido.
L’azienda coreana ha fissato un prezzo di 1,5 miliardi di dollari, ma questo valore potrebbe anche ridursi fino a 1 miliardo in caso di scarso interesse da parte dei potenziali acquirenti. In prima fila c’è Seagate che dunque, dopo l’acquisizione di Maxtor, potrebbe aumentare la sua quota di mercato e distaccare maggiormente Western Digital.
Negli ultimo trimestre, il comparto hard disk ha subito una riduzione dei ricavi, per cui l’azienda vuole vendere prima che sia troppo tardi. Secondo Samsung la “colpa” dei risultati negativi è in parte da addebitare ad Apple, che è la maggiore acquirente di memorie flash e SSD del mondo.
Proprio Apple è uno dei primi clienti dell’azienda coreana. Nei MacBook Air infatti troveranno posto gli SSD di Samsung che hanno sostituito i precedenti dischi di Toshiba.