Samsung e Nokia si stringono, di nuovo, la mano: le due aziende hanno rinnovato un accordo già in essere che consentiva ad entrambe le parti di attingere al portfolio brevetti altrui. Il prolungamento prevede 5 anni ulteriori di partnership tra le due parti rivali.
L’accordo prevedeva in precedenza un esborso da parte di Samsung nei confronti di Nokia. Tale ammontare viene ora rimesso in discussione con il prolungamento dell’accordo, ma la cifra non è ancora stata messa nero su bianco: l’ultimo numero sarà sancito da un arbitrato che valuterà il compenso più equo e che, con chiusura entro il 2015, stabilirà di quanto dovrà essere l’assegno che Samsung firmerà e consegnerà a Nokia. Quest’ultimo dettaglio sembra garantire l’accordo di principio tra le parti circa la bontà dei rispettivi brevetti, ma lascia emergere una qualche frizione circa la valutazione economica degli stessi.
Paul Melin, Chief Intellectual Property Officer di Nokia, ricorda come accordi di questo tipo rappresentino il miglior antidoto alle dispute per violazione di proprietà intellettuale e costituiscano quindi la materia prima su cui costruire una nuova organica struttura del sistema dei brevetti. La logica è la medesima già messa in atto da Microsoft, con la quale Samsung è scesa a patti per poter fruire liberamente di Android.
L’accordo sarà efficace a partire dal 1 gennaio 2014 e rinvia dunque al 2019 ogni ulteriore discorso in merito. Poi, tra 5 anni, tutto sarà cambiato. Soprattutto Nokia.